Un uomo pescarese di settanta anni è andato in ospedale per sottoporsi ad un controllo per la prevenzione di tumore al colon. Nulla di strano, anzi, se non che i medici hanno trovato nel suo colon una larva di Anisakis, un parassita che si sviluppa principalmente nel pesce crudo non trattato oppure non cotto adeguatamente. Un pericolo in cui si imbattono moltissime persone, e spesso la colpa è da far ricadere sulla produzione poco attenta alla Salute dei propri acquirenti. Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo.

La scoperta dei medici dell'ospedale

In ospedale, in particolare nel reparto di Gastroenterologia del San Massimo a Penne (in provincia di Pescara) l'uomo si è sottoposto ad un controllo di prevenzione; ma al momento della visita i medici scoprono una larva di Anisakis. Il parassita è stato asportato poi con le pinze del colonscopio dai medici stessi, ed inviato all'Unità operativa complessa di Microbiologia e virologia clinica dell'ospedale di Pescara per essere sottoposto ad analisi. Il direttore dell'ospedale Paolo Fazii ha scoperto così l'origine della larva trovata nel colon dell'anziano.

La natura del parassita

Il settantenne ha immediatamente collegato la presenza di questa larva all'assunzione di una bruschetta con delle alici crude probabilmente marinate come condimento, avvenuta più di due settimane prima.

E il tutto è avvenuto senza sintomo alcuno. Ma cosa è successo? Il dottor Fazii espone la sua teoria, secondo cui quei pesci non erano stati trattati adeguatamente prima di essere messi in commercio.

I consigli del dottore

Sempre il direttore dell'ospedale di Pescara, il dottor Fazii, offre alcuni consigli per evitare che parassiti simili si annidino nel nostro intestino: innanzitutto bisogna evitare di mangiare pesce crudo o poco cotto frequentemente e, nel caso si vuole comunque del pesce crudo perché si è ghiotti, è assolutamente necessario accertarsi che si tratti di pesce trattato con metodi adeguati che favoriscono l'eliminazione delle larve che potrebbero essere nocive per il nostro organismo.

Il medico consiglia anche la cottura a microonde, l'affumicamento a caldo o la marinatura a freddo, purché sia in grado di abbattere i microbi, batteri o larve di parassiti di ogni sorta. E' permesso il congelamento, con qualsiasi metodica che mantiene il pesce sempre fresco ed elimina batteri e germi allo stesso tempo.