Un uomo cullava il figlioletto di due mesi tra le braccia, per farlo addormentare ma, improvvisamente, il piccolo è scivolato ed ha picchiato forte la testa. L'episodio è avvenuto sabato scorso, 26 maggio 2018, a Pisa. L'uomo, medico dell'ospedale di Empoli, ha subito trasportato il neonato al Pronto soccorso di Pisa. Il bimbo piangeva ma non aveva lesioni esterne. Ai colleghi del nosocomio pisano il medico ha riferito che il piccolo aveva battuto violentemente la testa per terra e si era messo a piangere a dirotto. Il neonato, allora, è stato trasferito nel reparto di Neonatologia e tenuto sotto stretta osservazione.

Il fratello gemello del neonato stava dormendo

Dopo poche ore dal ricovero nell'ospedale di Pisa, le condizioni di salute del neonato caduto dalle braccia del padre sono peggiorate e, ieri mattina, è morto. La Polizia ha già acquisito la cartella clinica del bebè e sta cercando di ricostruire l'esatta dinamica della vicenda. E' probabile che la magistratura possa disporre l'esame autoptico per chiarire la causa del decesso del minore. Il padre del neonato deceduto ha affermato che, mentre cullava il neonato, il fratello gemello stava già dormendo. Gli inquirenti hanno già appurato la veridicità del racconto del medico che presta servizio a Empoli. Attualmente l'uomo non risulta iscritto nel registro degli indagati.

Una vicenda simile a quella avvenuta a Pisa nelle ultime ore si era verificata un paio di anni fa a Celano, in provincia dell'Aquila. Una donna stava allattando il figlio e, dopo essersi chinata per afferrare un oggetto caduto, il bebè era finito per terra ed aveva picchiato la testa. La signora aveva subito trasportato il piccolo al Pronto soccorso di Avezzano, raccontando ai medici quello che era accaduto.

Dopo aver constatato la gravità della situazione, il personale sanitario aveva deciso di trasferire il neonato a Roma. I medici della Capitale avevano esaminato accuratamente il piccolo, accertando un grave trauma cranico. Il minore, comunque, era riuscito a salvarsi.

La caduta della neonata di Ari

Aveva 3 anni, invece, la bimba che lo scorso febbraio ad Ari (in provincia di Chieti) era caduta dalle braccia della madre.

Quest'ultima aveva raccontato ai medici che, di notte, si era svegliata per allattare la figlia col biberon, ma aveva messo il piede in fallo. La caduta della minore era stata fortunatamente attutita dalle gambe della mamma. I medici dell'ospedale di Chieti, dove inizialmente era stata trasportata la neonata, avevano disposto un urgente trasferimento della piccola paziente a Roma, mediante eliambulanza.