Orrore in Scozia, dove la ginecologa Vaishnavy Laxman ha staccato accidentalmente la testa ad un bimbo in procinto di nascere. La dottoressa lavorava presso il reparto maternità dell'ospedale Ninewells di Dundee, in Scozia, ed era stata incaricata di assistere una giovane che stava per partorire. La ragazza avrebbe chiesto alla specialista di non proseguire col parto naturale, ma costei non le avrebbe dato ascolto.

Il piccolo era in posizione podalica, quindi quasi certamente sarebbe stato necessario procedere con un parto cesareo. Il fatto risale al marzo del 2014.

Dopo la tragedia, i responsabili del nosocomio scozzese hanno allontanato la Laxman.

Testa lasciata nel ventre della mamma

Un movimento erroneo della ginecologa ha causato una tragedia in un ospedale scozzese. Scene da film horror: la dottoressa Laxman, secondo alcuni specialisti, avrebbe imposto alla paziente un parto naturale, nonostante la dilatazione della cervice non fosse superiore ai 4 cm.

"Non ti perdono, non ti perdono", avrebbe detto in aula la donna che ha perso il figlio dinanzi all'impassibile dottoressa, che si sarebbe solo limitata a fissare il pavimento. La vittima della malasanità scozzese si è presentata davanti ai giudici con due orsacchiotti in mano, ricordando che era la prima volta che partoriva.

La prima, tragica volta.

La ragazza scozzese ha rivelato che, prima del dramma, un'infermiera le aveva detto che, se ci fossero state complicazioni, sarebbe stato eseguito un cesareo. La donna, inoltre, ha aggiunto che poco prima del parto aveva notato la presenza di numerosi medici e infermieri, ma nessuno l'aveva guardata negli occhi, evitando di dirle cosa stesse accadendo in quegli istanti e cosa sarebbe successo dopo.

Battito cardiaco lento

Quando il battito del cuore del piccolo ha iniziato a rallentare, infermieri e medici hanno detto alla paziente che era giunto il momento di partorire. Tanti sforzi per nulla, però: la ragazza, infatti, non è riuscita a dare alla luce il figlioletto. Aveva bisogno di un cesareo che, però, non è mai arrivato.

In quella sala, la partoriente non ha fatto altro che avvertire dolore, mentre non sarebbe stato fatto nulla per lenire le sue sofferenze. Le avrebbero spruzzato solo un po' di spray sulla lingua per far "sciogliere la cervice". Niente di più.

Alla fine dello strazio, la ginecologa si è avvicinata alla donna e, addolorata, le ha detto di essere dispiaciuta per quanto avvenuto. Una tragedia immane che non si può certamente ridimensionare con il licenziamento di chi l'ha causata.