Accade a Brescia, in una strada secondaria del centro storico. Un signore si affaccia alla finestra del palazzo in cui vive, nota un passeggino con un ovetto, abbandonato al lato della strada, non c'è nessuno intorno, sono circa le otto di sera. Insospettito chiama il 112. E subito si precipitano sul posto le forze dell'ordine e un'ambulanza del 118. All'interno dell'ovetto c'è un bimbo, con una tutina azzurra. Un biberon e dei ricambi. Viene portato subito in ospedale.

Le condizioni del bimbo

In ospedale i medici stabiliscono che il piccolo non ha più di 7/10 giorni di vita.

Confermano che è in buona salute e che, paradossalmente, al momento del ritrovamento, doveva appena aver mangiato!

Insomma, la telefonata del signore che lo ha visto dal palazzo di fronte è stata letteralmente provvidenziale ed ora il bimbo è ospitato nel reparto di neonatologia di un ospedale di Brescia, mentre sarà compito delle forze dell'ordine far luce sulla faccenda. A cominciare con l'identificazione dei genitori.

L'indagine in corso

Gli agenti della Questura stanno verificando con i reparti di neonatologia di tutte le strutture di Brescia, cercando di risalire ai bimbi maschi di carnagione chiara (come quella del bimbo ritrovato) nati appunto tra i 7 e i 10 giorni fa.

Inoltre, si cerca sui nastri delle telecamere di sorveglianza della zona, anche il più piccolo indizio che possa portare all'identificazione dei genitori che, stando a quanto dicono i medici, hanno sempre nutrito il piccolo dalla sua nascita, fino a qualche momento prima dell'abbandono.

Abbandonare un bambino: scelta o obbligo?

Dietro l'abbandono di un bambino, in particolare di un neonato, possono sempre celarsi le motivazioni più svariate.

ll piccolo potrebbe essere il frutto di uno stupro, la mamma potrebbe essere troppo giovane per occuparsene, la scelta di abbandonare un piccolo potrebbe essere imposta e non liberamente ragionata.

Insomma, il tema è delicato quanto importante. Ma oggi, per venire incontro anche a chi pensa di aver fatto un errore mettendo al mondo un figlio, ci sono associazioni di volontariato che si attivano per aiutare il piccolo e la neo-mamma. Ci sono i servizi sociali che possono farsi carico del piccolo accogliendolo in una casa famiglia in attesa di affidarlo ad una famiglia che possa prendersene cura.

Inoltre, a tutt'oggi, è possibile "abbandonarlo" proprio in una struttura ospedaliera, in modo che possa subito essere accudito. Si tratta delle cosiddette "ruote degli esposti", delle bussole di forma cilindrica nelle quali è possibile lasciare il bambino, senza essere visti dall'interno. Garantendo in tal modo l'anonimato più assoluto, ma anche che al bambino vengano comunque date le giuste cure.

In ogni caso, la cosa migliore, se proprio si sceglie di non essere genitori, è di comunicare tale scelta al momento del parto, in modo che il bambino possa essere reso adottabile e possa iniziare sin da subito la sua nuova vita in una famiglia che lo ama. E che lo desidera.