Ancora un episodio di barbara violenza a bordo di un treno di Trenitalia, anche questa volta sono coinvolti degli uomini di origine africana. Un agente di polizia è stato barbaramente pestato da un gruppo di nigeriani e lasciato a terra in una pozza di sangue, il tutto per aver preso le difese di un capotreno che stava semplicemente facendo il suo lavoro: chiedere il biglietto.
Le aggressioni sui treni regionali
Viaggiare sui treni regionali sta diventando sempre più pericoloso, non è la prima volta che i dipendenti dei servizi di trasporto su rotaia vengono aggrediti.
Giusto un paio di giorni fa è accaduto un fatto simile vicino Firenze quando una donna, di origini nigeriane, ha aggredito un controllore con scariche di colpi al viso e graffi. L'uomo è riuscito a salvarsi dalla ferocia della donna soltanto grazie all'intervento di altri passeggeri che si sono frapposti tra i due, liberando così il ferroviere. Il capotreno è stato soccorso dall'ospedale a seguito delle ferite sanguinanti alla testa e al petto dove la donna gli ha lasciando profonde ferite provocate dalle unghie.
Stessa sorte l'ha avuta un poliziotto, fuori servizio, che stava viaggiando sul treno in qualità di passeggero sulla regionale tratta Milano - Lecco. Quando il convoglio è sopraggiunto all'altezza del comune di Arcore il capotreno ha iniziato il solito giro tra i convogli per controllare i titoli di viaggio dei passeggeri.
Alcuni nigeriani, improvvisamente, cominciano a insultare il controllore e l'agente di polizia interviene immediatamente per tentare di calmare la situazione. Il gruppo di giovani africani però non la prende bene e tutto d'un tratto scatta il brutale pestaggio al poliziotto: i nigeriani hanno dapprima immobilizzato il controllore e picchiato con estrema violenza il poliziotto, che presta servizio alla Questura di Lecco.
Il branco, una volta lasciato a terra l'uomo in una pozza di sangue, scende alla fermata di Carnate e si dà alla fuga.
L'intervento di Grimoldi
I nigeriani hanno abbandonato velocemente un treno per salire su un altro, diretto in Valtellina. Fortunatamente grazie alle testimonianze del capotreno e di altri testimoni i Carabinieri, coadiuvati dalla Polizia, li hanno intercettati e arrestati.
L'onorevole della Lega, Grimoldi, si è espresso sull'accaduto denunciando il fatto e dimostrando solidarietà all'agente rimasto gravemente ferito. Nel suo intervento ha anche sottolineato come la Regione Lombardia stia pagando a proprie spese un servizio di vigilanza privata sui treni della Regione, ma che non è ancora sufficiente per garantire l'incolumità dei passeggeri: "serve l'esercito" conclude l'onorevole.