Nel corso dell'assemblea scientifica della Special Operations Medical Association (SOMSA), è stato insignito del titolo di "Medic of the year" Michael T., 30enne milanese, primo caporal maggiore del 9º Reggimento d'assalto "Col Moschin" di Livorno. L'associazione statunitense (che ha festeggiato i 30 anni dalla sua fondazione) ha deciso di premiare l'incursore italiano per il suo straordinario operato nell'ambito del "combat medic", nel quale ha sempre dimostrato professionalità ed efficienza.
In particolare, ha ottenuto il riconoscimento per aver prestato le cure necessarie, sia sul campo che in sala operatoria, a 120 soldati iracheni rimasti feriti durante i combattimenti a ovest di Mosul, nel corso delle operazioni di liberazione delle zone occupate dallo Stato Islamico.
Inoltre si è distinto, ricevendo lodi sia da parte delle organizzazioni militari mediorientali che dai partner internazionali dell'Italia impegnati nelle operazioni di contrasto al Daesh, per la realizzazione di un'infermeria che permettesse di occuparsi dei feriti in attesa che venisse approntato il piano di evacuazione sanitaria.
Le forze speciali italiane
Le forze speciali italiane - di cui fa parte Michael T. - sono unità delle forze armate italiane incaricate di condurre le operazioni speciali. In particolare, il 9^ Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin", fondato nel 1961 a Livorno, è stato protagonista di numerosi interventi militari e antiterroristici in tutto il mondo, ed è l'unico ad aver preso parte a tutte le missioni all'estero dell'Esercito Italiano dal dopoguerra ad oggi.
Combat Medic
All'interno delle forze armate speciali è presente anche una nuova figura professionale, denominata soccorritore militare, capace di effettuare interventi sanitari che prevedano l'attuazione di manovre salvavita. Le possibilità di intervento di questi soccorritori militari sono regolate da un decreto legislativo datato dicembre 2008.
I "combat medics" seguono le truppe da combattimento, e si muovono con esse per monitorarne lo stato di Salute, oltre ad avere specifici compiti in caso di intervento sul campo e in sala operatoria.
Michael T. è un "combat medic", ovvero un paramedico militare specializzato in soccorsi di emergenza. Si tratta di una qualifica che si ottiene dopo due anni e mezzo di addestramento in contesti estremi e ad alta intensità operativa.
I paramedici delle forze speciali seguono corsi specifici, in Italia e all'estero, che gli permettono di offrire assistenza sul campo di battaglia in condizioni di isolamento, e spesso senza avere a disposizione i mezzi sanitari adeguati. Inoltre, grazie alle qualifiche internazionali, sono abilitati a prestare soccorso alle popolazioni locali e ai soldati delle forze amiche.
Dopo aver ricevuto l'importante onorificenza, Michael T. ha dichiarato: "È stata un'esperienza intensa, che mi ha messo alla prova, ma che mi ha dato grandi soddisfazioni. La soddisfazione più grande è poter aiutare chi ha bisogno".