Un momento drammatico, un macabro e angosciante intento di suicidio, poi fortunatamente abbandonato. Dall'entourage di Chelsea Mannig arrivano notizie rassicuranti. Al momento sta bene ed è in continuo contatto con i suoi amici, lo staff raccomanda altresì che le venga lasciato lo spazio necessario per superare lo shock.

Il tweet

"Mi dispiace", "ci ho provato", "non sono fatta per questo mondo", così si leggeva nel tweet che ha tanto destato preoccupazione. Subito dopo ha fatto seguito una foto in cui i piedi di Chelsea Manning sporgevano dal bordo del cornicione dell'hotel in cui alloggiava.

Numerosi fan, sempre tramite la popolare piattaforma, si sono immediatamente prodigati per incoraggiarla e, nonostante il timore per la sua incolumità e per un più che eventuale tentativo di suicidio che questi tweet hanno generato, al momento Chelsea Manning starebbe bene ed è in contatto con i suoi cari. La Manning, ripostando un commento critico sulla sua candidatura, scriveva di aver tentato di adattarsi a questo mondo ma di non riuscirci. Numerose sono le volte in cui si è sentita sopraffatta, sfiancata da un panorama politico che non risparmia infami attacchi e da un passato di tormenti impossibile da accantonare, aveva raccontato sullo stage del Wired Next Fest, a cui aveva partecipato qualche ora prima del tanto sconvolgente tweet.

Il passato della Manning tra WikiLeaks, il carcere e il cambio di sesso

In seguito alla drastica riduzione della pena che le è stata concessa dall'ex presidente degli Stati Uniti Obama, poco più di un anno fa, Chelsea Elizabeth Manning si è data all'attivismo internazionale garantendosi il sostegno di orde di supporters. In seguito al successo, si è candidata alle elezioni per la scelta del nuovo senatore del Maryland.

Nata nel 1987, quando ancora era il soldato della US Army Bradley Edward Manning, aveva recapitato al noto attivista Julian Assange, fondatore del celebre portale WikiLeaks, oltre 700mila file top secret che riguardavano il coinvolgimento militare dell'esercito americano in Iraq e Afghanistan. Manning, in stato di detenzione presso Fort Leavenworth per oltre sette anni, con la grave accusa di spionaggio, a seguito della condanna a trentacinque anni, ha deciso di effettuare un cambio di sesso, iniziando così una nuova vita e diventando Chelsea.

I precedenti tentativi di suicidio

Nel periodo della prigionia la Manning ha tentato il suicidio perlomeno in altre due occasioni. Per tale ragione era anche stata soggetta ad alcune sanzioni di natura disciplinare. All'epoca dei fatti uno dei suoi legali, Chase Strangio, portò all'attenzione dei rotocalchi internazionali il fatto che la Manning fosse stata sottoposta a violenti e reiterati abusi mentre si trovava sotto il regime carcerario del governo. Inoltre, sarebbe stata più volte sottoposta a dure punizioni in quanto rea di aver cercato di trovare la morte. Quello di Milano è stato uno dei suoi primi viaggi in Italia e, insieme a quello di Berlino, il suo primo speech dinnanzi a un pubblico europeo.