Momenti di grande e forte tensione a Salerno, nella casa circondariale penitenziaria 'Antonio Caputo', dove - come apprendiamo dalle parole di denuncia di Emilio Fattorello, segretario S.A.P.PE. (Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria) della Regione - è scoppiata una maxi rissa fra i detenuti di etnia africana. Durante lo scontro fisico un agente penitenziario è stato ferito in maniera grave. La rissa è avvenuta nel pomeriggio di ieri, 30 maggio 2018, all'apertura delle celle di sicurezza della prima sezione del carcere salernitano. Il segretario del SAPPE da lungo tempo ha denunciato i problemi e le criticità delle prigioni italiane: in primo luogo, il moltiplicarsi - negli ultimi anni - di episodi di aggressione e violenza fisica all'interno delle carceri che coinvolgono - purtroppo sempre più spesso - anche agenti della polizia penitenziaria in servizio e la presenza all'interno della struttura circondariale di telefoni cellulari, misteriosamente fatti entrare negli edifici.

I dettagli dell'aggressione

Due gruppi di detenuti di origini africane hanno scatenato una violenta aggressione e dato vita ad una feroce rissa tra di loro, senza esclusione di colpi di ogni sorta. Calci, pugni, gomitate e strattoni. Sono rimasti feriti anche due poliziotti del reparto penitenziario, intervenuti per sedare i tafferugli. I due agenti sono stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale civile di Salerno e hanno riportato contusioni e ferite, giudicate guaribili in trenta giorni: uno ha una gamba rotta che gli è stata ingessata con una prognosi pari a 25 giorni, l'altro se l'è cavata con soli 3 giorni di prognosi.

Il carcere di Salerno

La casa penitenziaria 'Antonio Caputo' di Salerno ha una capienza regolamentare pari a 367 posti, ma attualmente ospita circa 456 detenuti, di questi 22 sono donne e 80 cittadini stranieri (i dati risalgono all'ultimo aggiornamento utile datato 30 aprile 2018.

I posti sono calcolati in base al criterio che ogni detenuto ha bisogno di almeno nove metri quadrati, il medesimo indice con cui in Italia le case vengono ritenute agibili). La struttura fu aperta nell'anno 1981 e si compone di 129 stanze per detenuti. L'edificio è datato anche di due sale colloqui, un area verde all'aperto, un campo sportivo, 10 aule ricreative per laboratori, un teatro, due biblioteche, due locali di culto, un'area mensa e locali adibiti a scuola.