Papa Francesco vuole chiarezza sulla vicenda degli abusi sessuali commessi in Cile da soggetti che vestono l'abito talare. Uno degli ispettori vaticani che si era recato in Cile per ottenere prove sugli abusi, è ripartito nei giorni scorsi alla volta del Paese sudamericano. A quanto pare, il problema è più grave di quanto si era congetturato inizialmente. A commettere abusi non sarebbero stati solo i sacerdoti, ma anche le suore. A comprovarlo è il caso di Consuelo Gomez, una donna che un anno fa ha lasciato la Congregazione delle sorelle del Buon Samaritano.

Consuelo ha raccontato di essere entrata in convento, nella regione cilena del Maule, a 18 anni.

Violentata nella Congregazione fondata da una suora spagnola

'Sono stata abusata sessualmente da una suora e mi hanno fatto stare zitta'. Parole forti quelle pronunciate da Consuelo Gomez, parole che allargano la piaga degli abusi commessi in Cile da sacerdoti e suore. La donna ha raccontato di essere stata violentata anche in Spagna, aggiungendo un particolare inquietante: il nunzio era a conoscenza degli abusi ma aveva taciuto. La Chiesa cilena ha già chiesto scusa alla Gomez per il dolore che ha patito, e per non aver avviato un'indagine interna dopo le sue denunce.

A riconoscere le violenze subite da Consuelo è stata anche la Conferenza episcopale cilena.

La giovane Gomez ha confessato di essere stata trattata come una schiava nel convento, e messa, spesso, in isolamento. A causa degli abusi e delle umiliazioni, era caduta in depressione. L'ex religiosa, oggi 37enne, ha iniziato una nuova vita dopo anni di tormento e paura. La Gomez, già da piccola, sapeva che sarebbe diventata una veterinaria o una suora.

Così, dopo aver compiuto 18 anni, decise di entrare nella Congregazione delle sorelle del Buon Samaritano. Tale istituzione religiosa venne fondata dalla suora spagnola Irene Garcia de Prado. Genitori e nonni di Consuelo conoscevano bene la Congregazione.

L'omertà dei religiosi

La novizia cilena sarebbe stata costretta a lavorare giorno e notte e subire violenze.

Consuelo, senza peli sulla lingua, afferma di essere stata abusata sessualmente dalla madre superiora. Tutti, a detta dell'ex religiosa, sapevano degli abusi ma nessuno ne aveva mai parlato. Tale omertà finì per far sentire colpevole la ragazza. Questa si sentiva in ostaggio. I familiari le facevano visita due o tre volte al mese: ogni incontro durava al massimo dieci minuti. Gli abusi invece erano continuati. L'ex religiosa ha detto di aver subito violenze anche da cappellani, sacerdoti e direttori spirituali.