Nel 2018, per un genitore, può ancora risultare molto difficile accettare l'omosessualità di un proprio figlio. Purtroppo, soprattutto in Italia, nonostante le leggi vadano finalmente in una direzione 'gay friendly', su certi temi si cela ancora il temibile spettro dell'ignoranza e dell'arretratezza culturale e soprattutto mentale. È ciò che è successo in Friuli, dove un padre, venendo a conoscenza della reale sessualità di sua figlia, ha pesantemente attaccato l'Università degli Studi di Udine.

La vicenda

Tutto è nato dal momento in cui, un padre di una giovane studentessa, ha scoperto che la persona con la quale la figlia si stava frequentando, non era di sesso maschile.

Considerandosi un cattolico d'altri tempi, l'uomo non ha potuto accettare l'orientamento sessuale della ragazza e, su tutte le furie, è andato immediatamente alla ricerca del colpevole di quella situazione per lui così tragica. Dopo un'attenta riflessione, il signore è riuscito ad individuare il capro espiatorio di turno e, presi carta e penna, ha messo nero su bianco tutto il suo sdegno.

Un colpevole molto particolare

Completato il suo passionale messaggio, il padre arrabbiato ha inviato la lettera alla onlus Provita, un'associazione fortemente convinta che, il matrimonio, sia basato esclusivamente dall'unione tra un uomo e una donna. Se, già di per sé, un simile gesto può apparire quantomeno particolare, il contenuto dello scritto ha sorpreso davvero tutti.

Infatti, con frasi stracolme di ira e livore, il signore ha dichiarato di aver letteralmente perso sua figlia da nove mesi a causa della sua omosessualità, descritta come un vero e proprio male da combattere e una piaga sociale da eliminare.

Un esordio che, senza ombra di dubbio, ha messo in evidenza una mentalità che non si può certo definire aperta.

Il seguito, per certi versi, è risultato ancora più ambiguo. In maniera tanto chiara quanto decisa, l'uomo ha attaccato duramente l'Università di Udine frequentata dalla figlia, colpevole a suo modo di aver influenzato in maniera irreversibile la sessualità della ragazza. In particolare, secondo la sua delirante visione, un incontro specifico avrebbe deviato l'eterosessualità di sua figlia, ossia quello in cui si insegnava il rispetto reciproco di qualsiasi persona ci si trovi davanti.

Come se non bastasse, la lettera si è conclusa con un solenne avvertimento nei confronti di tutte le famiglie, invitate a prestare la massima attenzione ai percorsi universitari intrapresi dai loro figli. Si scrive 2018, si legge Medioevo.