Purtroppo sono tanti i recenti episodi di bullismo e violenza nelle scuole italiane, dall'insegnante di Velletri minacciata da un suo studente, al professore di Lucca anch'esso vittima di minacce ed umiliazioni. Il problema del bullismo dunque torna prepotentemente a far discutere l'opinione pubblica. Un fenomeno che purtroppo non è circoscritto al solo nostro paese.

Singolare la punizione di un padre americano al figlio bullo

Michael Yager ha escogitato un modo tanto singolare quanto esemplare per punire suo figlio Jacob di 13 anni, responsabile di una condotta da vero e proprio bullo verso i suoi compagni di scuola che tormentava abitualmente.

Il genitore statunitense ha pensato che per finalità meramente educative sarebbe stato utile trovare un modo per far diventare il proprio figlio indisciplinato a sua volta vittima di bullismo, affinché potesse meglio comprendere le conseguenze per gli altri della sua condotta errata. Ed alla fine è riuscito a trovare un metodo che rispondesse a tali finalità: infatti come punizione ha costretto il figlio a stare in una strada molto trafficata con un cartello bene in mostra con su scritto più o meno così: "Sono bullo. Se sei contro i bulli suona il clacson".

Jacob, questo il nome del ragazzo tredicenne, è stato così costretto, come detto, a stare per diverse ore lungo una strada trafficata, esponendosi ad una vera e propria gogna pubblica da parte delle tante automobili che passavano.

Molti automobilisti hanno raccolto l'invito punitivo del padre del ragazzo ed hanno azionato il clacson, altri si sono fermati per parlare con lui e benevolmente redarguirlo per la sua condotta errata.

Non sono mancate però le critiche

Non tutti però hanno apprezzato questo originale e singolare sistema educativo di Michael Yager.

Molti infatti hanno criticato questo metodo che ha costretto il ragazzo (tra l'altro minore) ad essere umiliato a sua volta. Ragion per cui non sono mancate le critiche ed addirittura è arrivato anche qualche insulto al genitore di ferro, giudicato da taluni troppo duro ed inflessibile. Tali critiche però non hanno intaccato minimamente la convinzione di Michael di aver fatto la cosa giusta per suo figlio.

In effetti la singolare trovata punitiva sembra aver funzionato, Jacob, che ora è consapevole di come ci si sente dall'altra parte, non solo ha imparato la lezione ma ha anche deciso di voler aiutare i ragazzi vittime di bullismo.