Il tema dei furti nel nostro Paese sta diventando un problema sempre maggiore: vuoi la crisi economica, l'elevato tasso di immigrazione o leggi troppo blande che non garantisco la certezza della pena. E così, molti negozianti si ritrovano disperati. Quanto successo a Venezia però, dimostra che, nonostante gli sforzi dei commercianti per arginare questo fenomeno, lo Stato non solo non aiuta anzi sembra contrapporsi a chi vuole difendersi.
I furti al panificio
"Assurdo". Con questa parola il negoziante veneziano definisce quanto successo con la sua piccola attività nella laguna di Venezia.
Il signor Barozzi Antonio è il proprietario di un panificio veneziano e, ultimamente, a causa di continui assalti al suo locale da parte dei ladri, ha deciso di installare delle telecamere per la videosorveglianza. Il panificio Barozzi si trova nel quartiere Santa Margherita di Venezia e spesso, durante la notte, gli fanno visita i ladri che gli devastano il locale; così il titolare ha deciso di trovare una soluzione contattando i titolari di una ditta specializzata in sicurezza, i quali gli hanno montato un sistema di allarme unito a un impianto di telecamere all'esterno dell'esercizio. Una soluzione che in realtà è adottata da tantissimi altri negozianti nel nostro Paese, una prassi per chi vuole sentirsi più al sicuro e magari scoraggiare atti vandalici o veri e propri furti notturni.
Quando dei malintenzionati entrano in un negozio per rubare, specialmente di notte, i danni sono considerevoli: oltre alla merce sottratta e al denaro contante, spesso vengono infrante vetrine, scardinate porte e distrutti banconi e altre attrezzature da lavoro molto costose. L'obiettivo della videosorveglianza principalmente è quello di poter riprendere i delinquenti e così fornire dettagli utili agli investigatori per poter arrivare ai colpevoli.
Oltre la beffa il danno
L'ispettorato del lavoro di Venezia, però, sembra non essere in linea con queste soluzioni e così può capitare di essere denunciati e multati per aver adottato delle misure di sicurezza. L'ispettorato del lavoro ha difatti multato il panificio con una multa da 500 Euro per la presenza delle telecamere, così Barozzi ha dovuto pagare la sanzione e smontarle.
La disavventura però non finisce qui, l'"assurdo" arriva qualche mese dopo: gli ispettori del lavoro tornano al panificio e questa volta denunciano il titolare perché erano rimasti in vista alcuni cavi per il cablaggio.