Santo Tallarita, il proprietario della catena di negozi 99 cents insieme al socio Gianluca Calderini, denuncia furti quotidiani all'interno dei loro locali. I responsabili sono i più diversi: rom, signori distinti, studenti e clochard; una lista lunga di personaggi responsabili della sottrazione quotidiana di circa 300 oggetti.
300 furti ogni giorno
Ogni giorno i ladri portano via ai proprietari centinaia di articoli, dai 300 ai 350 tra profumi, penne, casalinghi e biscotti. Si tratta sicuramente di oggetti di basso costo, venduti appunto a 99 cents ciascuno, ma questo comunque non giustifica il gesto.
Sebbene qualcuno possa "appellarsi" al basso valore di ogni singolo oggetto rubato, la sottrazione di un quantitativo così ampio alla fine della settimana arriva aun ammontare di circa 2mila euro.
Il proprietario lamenta principalmente l'arroganza di questi soggetti che ormai non hanno neanche più paura di farsi scoprire: "Non hanno nulla da perdere" conclude Tallarita. I titolari sono al limite dell'esasperazione, chi viene sorpreso a rubare rischia pene minime, al massimo la denuncia e se arrestati il giorno successivo sono di nuovo a piede libero. E' fondamentale la certezza della pena - sostiene Tallarita - il Comune di Firenze "può continuare a emanare tutte le ordinanze del mondo ma servono a ben poco se non il problema non si risolve alla radice".
Deve essere veramente dura dover affrontare quotidianamente centinaia di persone che tentano di rubare dentro i negozi, con tutti questi furti i titolari potrebbero essere costretti ad avvalersi della sorveglianza privata. Questa soluzione potrebbe però non essere sufficiente, le guardie giurate oltre a fungere da deterrente avrebbero ovviamente la facoltà di trarre in arresto chi venisse sorpreso a rubare in flagranza, ma con il possibile rilascio a piede libero in attesa di processo, i colpevoli di furto potrebbero presentarsi nuovamente e in breve tempo al negozio.
Il caso dello studente
Il titolare ha raccontato che una volta è capitato che uno studente fu sorpreso in flagranza di reato da una commessa, la quale una volta resasi conto cosa stava succedendo ha chiesto al giovane di riporre tutto ciò che aveva preso. A quel punto lo studente le ha risposto che nessun poteva dirgli niente in quanto ancora dentro il negozio, un attimo dopo le ha sferrato una pedata e a questo punto il titolare lo ha cacciato dal negozio.
Il ragazzo dopo 15 minuti è tornato al negozio e minacciando la dipendente: "Sono tanti a fare così, per alcuni è proprio un mestiere, dei professionisti" riferisce il proprietario che conclude: "Le denunce sono inutile, il giorno dopo sono ancora qui".