Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Firenze ha disposto un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre persone, una finita in carcere e due agli arresti domiciliari. La Procura della Repubblica ha ordinato al giudice per le indagini preliminari di indagare una coppia di imprenditori e il loro commercialista per non aver pagato oltre 2 milioni di euro di Tasse.

Sequestrata anche la casa di lusso

Da quanto si può leggere su un comunicato stampa ufficiale della Guardia di Finanza, questa mattina, 10 maggio 2018, i militari del comando provinciale di Firenze hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare disposta dal GIP nei confronti di tre persone delle quali si conoscono solamente le iniziali: M.R., 65 anni, imprenditore fiorentino residente a Firenze, la sua compagna slovacca residente a Firenze, K.A.

di 56 anni, e il loro commercialista di Serravalle Pistoiese, T.S. di 58 anni. Oltre all’arresto, i militari hanno perquisito diversi locali e sequestrato preventivamente un immobile di pregio nel centro di Firenze. Le Fiamme Gialle coordinate dal procuratore aggiunto Luca Turco hanno accertato il fallimento nel 2016 di una società per azioni operante nell’edilizia e nel settore elettrico che avrebbe evaso le tasse per 2 milioni di euro.

Ecco in che modo è stato frodato il fisco

L’imprenditore arrestato per bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale assieme alla sua compagna e al commercialista, dal 2011 al 2015 ha emesso fatture false a tre società, due slovacche una italiana, amministrate di fatto da egli stesso.

L’ammontare delle fatture fasulle sarebbe di circa 740.000 euro, ma non basta, perché una volta che l’azienda ufficiale è fallita, altri soldi sono stati utilizzati per l’acquisto di una casa colonica nella Slovacchia, in realtà appartenente alla compagna dell’imprenditore. Grazie ad altri artifici di contabilità e raggiri vari per 980.000 euro, in aggiunta al valore della simulazione dell’acquisto immobiliare pari a 200.000 euro, la cifra rubata alle casse dello Stato sfiora i 2 milioni di euro.

I provvedimenti cautelari sono stati emessi a seguito di un’attività investigativa iniziata alla fine del 2016 con l’arresto di un funzionario pubblico per corruzione, collegato al pagamento di una tangente ad un legale rappresentante di un’impresa edile fiorentina. Sono state arrestate anche altre persone accusate di corruzione, tutte residenti a Firenze.