È accaduto a Stamford, nello stato del Connecticut, dove venerdì 2 giugno è stata esposta una scultura lunga circa 3 metri e dal peso di circa 317 kg, rappresentante un cucchiaio, il quale conteneva finta eroina. L'attrezzo e la sostanza vengono usati dai tossicodipendenti per cucinare la droga prima di iniettarsela.
Venerdì mattina, il cucchiaio, dello scultore di Boston, Domenic Esposito, è stato scaricato fuori dal quartier generale di Purdue Pharma, i produttori dell'antidolorifico noto come OxyContin.
L'opera è una denuncia alla casa farmaceutica
Alcune delle opere dello scultore esplorano i modi in cui la dipendenza influisce sulla vita delle persone. Molte delle sue sculture appariranno in mostra in una galleria a pochi isolati di distanza dalla sede dell'azienda.
Lui e il gallerista, Fernando Luis Alvarez, hanno dicharato di esser stati a Purdue Pharma per umiliare la compagnia farmaceutica, affermando che il farmaco da loro prodotto, viene abusato da molte persone, portandole alla dipendenza da oppioidi. Alvarez ed Esposito spiegano che il farmaco funziona da porta d'accesso ad altri narcotici come l'eroina.
'Penso che questa sia una questione importante', ha detto Alvarez. 'Molte persone muoiono tutti i giorni a causa della droga.'
Per motivi legati all'epidemia dell'eroina, Purdue Pharma è diventata una calamita per le critiche dei politici e dei parenti dei morti a causa delle droghe.
Venerdì è stato il turno degli artisti, anche se brevemente. Il cucchiaio è stato rimosso a mezzogiorno sotto l'ordine delle forze di polizia. Il gallerista è stato arrestato e portato via in manette dopo aver rifiutato di spostare l'opera.
Gli agenti specificano che 'il pezzo', come uno degli agenti ha definito, aveva bloccato il vialetto della società farmaceutica.
Le parole del portavoce di Purdue Pharma, Robert Josephson
Venerdì, Robert Josephson, il portavoce di Purdue Pharma, ha dichiarato: 'Condividiamo la preoccupazione dei manifestanti per la crisi degli oppiodi, e rispettiamo il loro diritto di esprimersi pacificamente'. Il portavoce Josephson, ha infine affermato che la società è seriamente impegnata a lavorare su soluzioni significative e collaborative, nell'intento di aiutare a fermare le morti legate a overdose da oppioidi.
Altre proteste si sono recentemente svolte all'esterno dell'edificio di Purdue Pharma. All'inizio di questo mese, due fratelli della Pennsylvania hanno usato un proiettore per trasmettere messaggi sulla facciata dell'edificio, riferendosi alla società come a un 'cartello della droga'.