Sciopero dei benzinai il prossimo 26 giugno. La giornata di protesta è stata proclamata dalle federazioni sindacali Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio, le organizzazioni di categoria rappresentative dei gestori degli impianti di rifornimento carburanti, per protestare contro l’entrata in vigore della fattura elettronica, prevista per il primo luglio, che rischia di paralizzare, in mancanza di urgenti correttivi, gran parte della rete distributiva. Lo sciopero durerà 24 ore ed interesserà sia gli impianti stradali che autostradali su tutto il territorio nazionale.

Proclamato lo sciopero dei benzinai: “Rinviare la fattura elettronica”

Nel comunicato che annuncia lo sciopero dei benzinai, le rappresentanze dei gestori denunciano le criticità nelle quali rischiano di doversi trovare sia i gestori degli impianti che gli automobilisti a causa dei ritardi e delle incertezze sulle modalità operative che, a tre sole settimane di distanza dall’entrata in vigore della fattura elettronica, non hanno ancora trovato soluzione. Per questo motivo, si chiede di rinviare l’entrata in vigore del metodo digitale.

I benzinai lamentano, in particolare, la mancanza di attenzione da parte del Governo, nonostante il fatto che, fin dall’annuncio dell’entrata in vigore della fattura elettronica, proprio la categoria dei distributori di carburante sia stata la più disponibile a collaborare con l’amministrazione, tanto che l’obbligo della e-fattura scatterà il prossimo primo luglio solo per i benzinai e per i subappalti della Pubblica Amministrazione a titolo sperimentale, mentre diventerà obbligatoria per tutte le altre categorie solo a partire dal primo gennaio 2019.

In mancanza di segnali da parte del Governo, quindi, i benzinai si vedono costretti a proclamare uno sciopero a tutela degli oltre 5.000 impianti di distribuzione di piccole dimensioni nei quali sono impiegati 20.000 addetti. Impianti già soggetti alla tenuta dei registri contabili (Utf) previsti dall'Agenzia delle Dogane e che, in mancanza dei supporti tecnologici che il Governo si era impegnato a mettere a disposizione, rischiano di trovarsi in estrema difficoltà.

Con la fattura elettronica, addio alla scheda carburante

Una delle più evidenti conseguenze dell’entrata in vigore dell’obbligo di emissione della fattura elettronica da parte dei benzinai è la scomparsa della scheda carburante, attualmente ancora obbligatoria per gli acquisti di carburante per autotrazione effettuati presso gli impianti stradali utilizzando strumenti di pagamento non tracciabili.

In merito all’entrata in vigore dell’obbligo di fattura elettronica da parte dei benzinai, occorre comunque ricordare che la data del primo luglio si riferisce, per il momento, solo agli impianti ad elevata automazione, nei quali rifornimento avviene in modalità self-service, e che, per la durata di circa un anno, sarà possibile fare convivere la modalità di fatturazione tradizionale con quella elettronica.