L'estate è il periodo dell'anno in cui si registrano i maggiori eccessi, durante i quali gli incidenti possono essere sempre dietro l'angolo. Una situazione "potenzialmente" pericolosa si è registrata ad Olbia: protagonista un giovane ragazzo poco più che trentenne, di origine americana. Il giovane ha fatto scattare l'intervento degli uomini del Reparto Territoriale dei Carabinieri. Il motivo di tale intervento risiede nella decisione dell'americano di utilizzare un lanciafiamme per creare un atmosfera "calda" all'interno di una festa. Il trentenne ha deciso di portare con sé l'insolito 'strumento' per animare la serata.

Il fatto è accaduto nella serata di sabato 24 giugno e, a richiamare l'attenzione degli agenti, sarebbero state le fiamme generate dallo stesso lanciafiamme durante le 'prove' per certificarne il funzionamento.

Pericolo sventato

A far scattare l'allarme alcuni turisti presenti presso la nuova Marina di Olbia, i quali, allertati dalle fiamme, avrebbero contattato il 112, richiedendo l'intervento degli agenti. Lo stesso giovane, in precedenza, aveva provato, con in braccio il lanciafiamme, a recarsi alla festa utilizzando un autobus. L'autista, però, avendo notato lo 'strumento', ha deciso saggiamente di impedire l'accesso al mezzo al ragazzo, lasciandolo sul posto. Pochi minuti dopo l'arrivo dei Carabinieri, il ragazzo è stato sottoposto ad un controllo che ha accertato la presenza dello strumento, in libera vendita negli Stati Uniti, ma il cui possesso risulta essere illegale in Italia.

Nel nostro Paese, la vendita viene certificata attraverso la registrazione delle matricole delle armi prodotte: la cessione può avvenire solamente a soggetti che risultano in possesso di un regolare porto d'armi, porto d'armi che rimane soggetto a determinate condizioni e che può essere, comunque, revocato. Per questo motivo, il trentenne americano, che forse ignorava le regole vigenti nel nostro Paese, è stato posto in stato d'arresto, mentre il lanciafiamme è stato requisito e posto sotto sequestro.

Un fatto per il quale gli stessi agenti hanno provveduto ad informare l'ambasciata americana in Italia. Una situazione che riporta in auge la problematica legata alla libera vendita e circolazione di armi o di strumenti d'offesa negli Stati Uniti, ma che conferma la necessità di intensificare i controlli anche nel nostro Paese.