Nel 1987, il caccia che pilotava era stato abbattuto nei cieli dell’Afghanistan dai mujaheddin islamici e da allora parenti ed amici lo avevano creduto morto. Ed invece il militare, nonostante siano trascorsi più di 30 anni, non solo è vivo e vegeto, ma sarebbe anche intenzionato a ritornare in Russia. La storia, ancora a tratti misteriosa e tutta da verificare è stata riportata dalla famosa agenzia di informazione con sede a Mosca Ria Novosti, che a sua volta, ha citato come fonte l'unione russa delle truppe aviotrasportate (VDV, Vozdushno-Desantniye Voiska).

È ancora vivo

Valery Vostrotin, ex generale dei paracadutisti dell'Unione Sovietica e presidente della VDV, avrebbe spiegato ai giornalisti che un ex militare, dato per disperso durante una missione degli anni '80, sarebbe stato ritrovato ancora vivo (ma bisognoso di aiuto). Vostrotin che è a capo anche di una commissione che si occupa, con gli Stati Uniti, dei soldati dispersi e dei prigionieri di guerra, non ha svelato l'identità del pilota, ma ha commentato che si tratta di una situazione stupefacente.

La notizia è stata confermata dal senatore Franz Klintsevich, presidente dell'Unione dei veterani sovietici in Afghanistan, che ha dichiarato all'agenzia Ria Novosti: 'Abbiamo ritrovato un ufficiale dato per disperso in Afghanistan: vuole ritornare a casa e siamo pronti ad aiutarlo con ogni mezzo a nostra disposizione'.

Dubbi sull'identità

Secondo, Vyacheslav Kalinin, vice-direttore dell'associazione Boevoe Bratstvo (Fratellanza militare), il pilota al momento si troverebbe in Pakistan, in una zona nota per aver ospitato, negli anni Ottanta, i campi di prigionia afghani.

Neppure Kalinin ha svelato l'identità del militare, ma se il suo caccia fosse stato davvero abbattuto nel 1987, potrebbe essere, secondo l'agenzia di stampa Tass, Alexander Morozov.

Il quotidiano Kommersant, invece, ha riportato che nell'87 l'unico caccia militare sovietico abbattuto dai mujaheddin islamici afghani era pilotato da Sergey Pantelyuk.

Il precedente

La storia riportata dall'agenzia di stampa russa ricorda quanto accaduto ad un altro soldato dell’ex Armata Rossa sovietica, Bakhritdin Khakimov, dichiarato disperso nel settembre del 1980, sempre in Afghanistan.

Il militare, che durante la guerra era di stanza ad Herat, nel 2013 è stato ritrovato e rimpatriato in Uzbekistan.

Rimasto ferito gravemente durante una battaglia, il militare (un fante), venne soccorso da alcuni abitanti del posto e, grazie all'anziano capo tribù, riuscì a sopravvivere. Una volta ristabilitosi, Khakimov, ha condotto per 30 anni una vita da semi-nomade. Dopo essere stato riconosciuto casualmente in una fotografia è stato riportato in patria, dove ad attenderlo c'era solamente il fratello, ex tenente colonnello della polizia uzbeka.