Era uscito dal carcere solo qualche giorno fa per un permesso, e nella sera di venerdì 20 luglio, è stato ucciso all'interno della sua abitazione di Frasso Telesino, nella provincia campana di Benevento. La vittima dell'omicidio è l'ex pastore Giuseppe Matarazzo, 45 anni.

Matarazzo fu arrestato dall'Arma dei Carabinieri nel 2009, dopo essere stato accusato di aver compiuto delle azioni di violenza sessuale nei confronti di una giovane ragazza di quindici anni, la quale, poco tempo dopo l'episodio si tolse la vita impiccandosi ad un albero vicino casa sua nel giorno dell'Epifania.

Saltò fuori anche che l'uomo, allora 35enne, aveva abusato addirittura anche della sorella maggiore della vittima. Giuseppe Matarazzo, nel dicembre del 2011, fu quindi poi condannato dalla Corte di Appello di Napoli a dover scontare 11 anni e 6 mesi di reclusione.

Adesso i carabinieri del comando provinciale di Benevento, hanno indicato che è loro intenzione di 'non escludere nessuna pista', anche se è già stata formulata l'idea che l'omicidio possa esser collegato al fatto accaduto dieci anni prima.

Matarazzo si dichiarò sempre innocente alle accuse di pedofilia, anche se la sua versione dei fatti non convinse mai i giudici, i quali lo condannarono a dieci anni di reclusione, ricevuti in primo grado, che poi sarebbero stati pure aumentati in Appello.

L'omicidio di Matarazzo

Ieri giovedì 19 luglio, all'incirca verso le ore 20, l'uomo era uscito dalla casa dei suoi genitori, senza dare loro nessuna indicazione su dove fosse diretto. Pochi minuti dopo, i genitori di Giuseppe Matarazzo hanno sentito dei forti colpi di pistola, e quando sono usciti di casa per capire cosa fosse successo, hanno trovato il corpo del figlio ormai senza vita.

Nel corso dell'intera notte tra giovedì 19 luglio e venerdì 20, i militari di Benevento hanno parlato con i parenti e gli amici più stretti dell'uomo, ascoltando poi anche tutti coloro che potessero essere a conoscenza di dettagli per fare maggior luce sugli eventi accaduti dieci anni prima.

Le ipotesi della procura

Gli investigatori si sono espressi spiegando che al momento l'ipotesi più plausibile sarebbe quella di una vendetta per i fatti accaduti nel 2008, anche se però non viene esclusa nessun'altra possibile pista. In corso anche i rilievi da parte della polizia scientifica, la quale è alla ricerca di eventuali tracce lasciate dall'assassino nella zona dove si è svolto l'omicidio.