Matteo Barbieri, il 18enne scomparso nel nulla 9 giorni fa, è stato ritrovato senza vita in un fosso sulla Braccianese. Il corpo è stato rinvenuto da un contadino nel pomeriggio di venerdì 20 luglio. Accanto a lui c'era la sua moto Honda. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Flaminio che hanno provveduto ad identificarlo. Il ragazzo aveva fatto perdere le sue tracce nella notte tra mercoledì 11 luglio e giovedì 12. L'amico con il quale conviveva da un mese ad Anguillara Sabazia, non vedendolo rientrare dopo il lavoro aveva subito avvertito i genitori e la fidanzata Diana ed, insieme, avevano sporto denuncia.
Le ultime ore di Matteo
Matteo Barbieri era scomparso mercoledì notte. Intorno alle 0:35, il giovane è uscito dal ristorante I Capperi (alla Balduina) dove era stato assunto come cameriere; dopo aver inviato un messaggino alla fidanzata ("Amore, sto tornando a casa) era salito in sella alla sua moto, una HONDA CB 500 Abs di colore rosso, e si era diretto verso casa. In quell'appartamento sul lago di Bracciano, però, Matteo non ci è mai arrivato.
Il ragazzo, da circa un mese, aveva lasciato l'abitazione dei genitori a Roma e si era trasferito fuori città, con un amico. Quando, mercoledì 11 luglio nel pomeriggio era uscito per andare al lavoro sembrava tranquillo. Al momento della sparizione indossava pantaloni scuri una maglietta di colore grigio ed un giacchetta nera.
Le ricerche ed il tragico epilogo
I genitori, che lo avevano sentito solo poche ore prima della scomparsa, in questi giorni lo avevano cercato dovunque lanciando appelli in tv e distribuendo volantini per le strade. Speravano che Matteo si fosse allontanato da casa volontariamente e che sarebbe rientrato presto. Le loro speranze, purtroppo, sono andate in frantumi quando oggi pomeriggio, un contadino ha rinvenuto il corpo ormai senza vita del diciottenne in una scarpata tra il quarto e il quinto chilometro della via Braccianese.
Gli inquirenti, che non hanno mai escluso alcuna pista, in questi giorni hanno battuto palmo a palmo un territorio di circa 60 chilometri tra La Storta, Trionfale, Anguillara e Bracciano e verificato varie segnalazioni. A quanto pare, infatti, giovedì, intorno alle 17.30 il telefono cellulare del ragazzo avrebbe agganciato una cella gps di via Alberto Tallone a Roma.
L’ipotesi più accreditata, al momento, è che Matteo abbia avuto un incidente, ma non si escludono altre ipotesi e l’indagine rimane aperta a 360°.