L'uomo che nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 luglio, ha stroncato la vita di Sabrina Malipiero, pugnalandola due volte alla gola, adesso ha un nome.
Zakaria Safri, l'assassino 38enne di provenienza marocchina, ha negato per l'intera notte, ma alla fine durante la mattina di domenica 15 luglio l'uomo è crollato ed ha confessato. Safri è adesso in stato di detenzione presso il carcere di Villa Fastiggi, accusato di omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi. Secondo quanto è emerso dall'interrogatorio, l'uomo avrebbe ucciso Sabrina Malipiero in seguito ad un banale litigio scoppiato all'interno dell'abitacolo pesarese della vittima, causato da una frase ritenuta dall'assassino, troppo offensiva.
L'uomo ha inoltre aggiunto che al momento del litigio, entrambi erano sotto l'effetto della cocaina.
Cosa è accaduto la notte dell'omicidio
La donna aveva fatto entrare Zakaria Safri nel suo abitacolo la notte di venerdì. Stando a quanto dichiarato dall'uomo, l'assassino frequentava spesso la casa della vittima. La tragedia ha avuto inizio quando la donna ha espresso una frase ritenuta troppo offensiva per Safri, il quale ha risposto prendendo Sabrina Malipiero a pugni in faccia, creandogli subito dei grossi ematomi, proseguendo poi infilzandola due volte nel collo con un coltello da cucina, perforando mortalmente la giugulare della donna. L'assassino è poi scappato dalla scena del crimine con la macchina della vittima, una Daewoo Matiz nera, che ha poi abbandonato nella parte opposta della città di Pesaro.
Zakaria Safri, ha giustificato l'omicidio spiegando che quando ha compiuto tali azioni era sotto effetti della cocaina. A mezzogiorno del giorno seguente, il cadavere della donna è stato rinvenuto dal figlio, il quale si è insospettito quando ha visto che la madre non si era presentata a lavoro.
L'interrogatorio all'assassino Zakaria Safri e la confessione
La Questura ha interrogato oltre una decina di persone trovate nella rubrica della vittima. Gli agenti si sono subito insospettiti riguardo a Safri, in quanto l'assassino aveva la mano destra tumefatta e le chiavi della macchina della vittima tra i suoi oggetti personali.
Zakaria Safri ha negato per tutta la notte di averla uccisa, dichiarando che quando lui è arrivato all'appartamento della vittima lei era già morta, spiegando poi di esser scappato a causa di un attacco di paura. Domenica mattina la confessione: 'Ho ucciso io Sabrina' ha detto l'uomo agli inquirenti.