L’incidente è avvenuto a Marina di Carrara (Massa Carrara), dove un operaio di soli 37 anni, Luca Savio, è deceduto in un deposito di marmi vicino al porto, schiacciato da uno di quei blocchi di marmo sui quali stava lavorando e che era già stato depositato e sistemato sul piazzale. Il povero lavoratore lascia la moglie e una bambina piccola.

Per cause che sono ancora tutte da chiarire il blocco si sarebbe spostato, finendo per colpire l’operaio in pieno petto. I soccorritori del 118 hanno tentato di effettuare una rianimazione sul posto, ma ogni sforzo è, purtroppo, risultato vano.

Saranno i Carabinieri, con l’aiuto dei tecnici dell’Azienda Sanitaria Locale che stanno conducendo le indagini nell’area che ora è stata posta sotto sequestro, a dover ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

Molti lavoratori del settore lapideo che operano nelle cave della zona, in segno di lutto e solidarietà, hanno subito interrotto il loro lavoro. Altri, invece, hanno preferito continuare per poter donare la paga giornaliera alla famiglia del collega morto.

Le reazioni alla tragedia

La tragedia è una di quelle destinate a lasciare il segno. Il povero Luca Savio stava operando sulla base di un contratto di soli sei giorni, firmato il 6 luglio scorso. Il contratto prevedeva l’inizio lavori per lunedì 9 luglio, giorno in cui l’operaio ha regolarmente iniziato l’attività.

La segreteria della Cgil di Massa Carrara, rammentando che in zona (e sempre nello stesso settore lavorativo) solo due mesi fa, l’11 maggio, un altro cavatore aveva perso la vita, ha inquadrato l’infortunio mortale di ieri come “strage di lavoratori” che si sta perpetrando nonostante la task-force messa in campo dalla Regione Toscana.

Il sindacato prosegue rilevando che, quanto avvenuto, è sintomo ed evidenza di un “fallimento di tutta la nostra comunità” e pretendendo che tutte le autorità operino sinergicamente affinché le aziende che non agiscono nel rispetto delle leggi in materia di salute e sicurezza dei lavoratori siano chiuse.

Il segretario della Cgil Toscana, Mauro Fuso, osserva che, proprio nel momento in cui il dibattito politico si muove intorno al discorso dell’estensione dei voucher, questi eventi ci dovrebbero far meditare e chiederci se questo lavoratore, a fronte di un contratto di pochi giorni, possa aver ricevuto la corretta e dovuta formazione sulla sicurezza o se non sia stata proprio la precarietà del lavoro all’origine della tragedia.

Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale si è soffermato su quanto sta avvenendo nell'intero comparto del marmo che sta pagando in termini di vite umane un prezzo altissimo ed insostenibile per qualsiasi città che si voglia definire civile.