L'informazione è un optional nel nostro Paese, direbbe qualcuno dando uno sguardo agli ultimi dati pubblicati da Infosfera, relativi ad uno studio condotto dall'Università "Suor Orsola Benincasa" di Napoli. Lo stesso ha riguardato 1500 cittadini italiani, intervistati per esprimere il proprio parere sui media e loro funzioni. Dall'indagine emerge in maniera chiara e lampante come, per l'87% di essi, soprattutto i social network non siano affidabili per quanto riguarda le notizie che vi circolano. L'82% dei cittadini invece, non sa riconoscere una fake news.
Questo per molti è un dato molto allarmante.
Una ricerca che fa riflettere
Quella pubblicata dall'ateneo napoletano è una ricerca importantissima, sia dal punto di vista scientifico che sociale. Se infatti per molti italiani, i social non sono affidabili dal punto di vista dell'informazione, per molti altri è qui invece che si trovano le notizie più interessanti. Spesso si tratta di bufale belle e buone, come quelle ad esempio in cui si annuncia la morte di qualche personaggio famoso. La ricerca è giunta al suo secondo anno di vita, e vede la partecipazione, oltre ad un team dell'ateneo napoletano, dei ricercatori dell'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e del Centro Studi Democrazie Digitali, nonchè della Fondazione Italiani.
Un po' di tempo fa, lo scrittore Umberto Eco dichiarò che internet, ed in particolare un noto social network, avesse dato la parola agli imbecilli. L'autore de "Il nome della rosa", voleva proprio sottolineare con queste parole il problema creato dalla rete. Sebbene internet sia infatti uno strumento democratico, dove chiunque può scrivere ed esprimere il proprio pensiero, dall'altro non si può non negare che la rete sia un'ottimo luogo dove far crescere e prosperare bufale di ogni tipo.
Lo studio è stato presentato ieri mattina, 20 luglio, a Napoli, alla presenza di Mario Morcellini, commissario AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni).
Italiani, dipendenza assoluta dal web
Dallo studio emerge, oltre ai dati su citati, come gli italiani dipendano in modo ossessivo da internet e social network. Il 95% dei cittadini del nostro Paese utilizza tutti i giorni la rete, il 70% trascorre almeno tre ore al giorno sui social media.
Questi sono alcuni dati pubblicati proprio dall'Ansa, in relazione allo studio presentato. Nonostante la quantità di fake news sia alta, secondo molti degli intervistati questa particolarità della rete non comprometerebbe la democrazia. Eugenio Iorio, docente di Social Marketing alla stessa Benincasa, commenta in maniera amara i risultati giunti dallo studio. Per il professore, che è anche coordinatore scientifico del progetto, questi sono dati allarmanti.
A essere sottoposti alle manipolazioni del web, e degli autori delle fake news, sono soprattutto persone che, sprovviste di strumenti di critica accurata, tendono a prendere qualsiasi cosa giunga dal web come affidabile. Verificare la fonte delle informazioni ricevute non sembra un'attitudine degli italiani.
L'accademico si augura che scuole, Università e centri di ricerca, insistano sulla formazione dei giovani, che saranno quindi più preparati di altri ad affrontare le insidie che il web può nascondere.