Nella notte tra sabato e domenica scorsa Tekashi 6ix9ine, giovanissimo rapper americano di fama internazionale e seguito su Instagram da oltre otto milioni di supporter, sarebbe stato brutalmente picchiato, sequestrato e rapinato da tre malviventi a New York, la sua città. Questa è la versione ufficiale dei fatti, riportata dai più noti media statunitensi e dalla polizia. Tuttavia, oltreoceano in molti stanno incredibilmente insinuando che il rapper – complice la pessima reputazione che buona parte del pubblico americano ha di lui, visti i suoi innumerevoli problemi legali – sarebbe stato addirittura capace di orchestrare una finta aggressione ai suoi danni, con lo scopo di trarne un beneficio pubblicitario per il suo ultimo attesissimo brano, realizzato in collaborazione con Nicki Minaj.
L'aggressione, il sequestro, la rapina
I fatti si sarebbero verificati a Brooklyn nella tarda notte di due giorni fa, quando l'artista sarebbe stato assalito da tre malviventi. Successivamente il rapper – gravemente ferito dopo essere stato ripetutamente colpito con il calcio di una pistola – sarebbe stato letteralmente sequestrato dai sopracitati aggressori, che lo avrebbero costretto a condurli nella sua abitazione. Una volta dentro, nonostante in casa in quel momento ci fossero anche la compagna e la figlia dell'artista, i tre rapinatori avrebbero fatto razzia di gioielli, contanti e oggetti di valore, prelevando un cospicuo bottino, il cui valore complessivo ammonterebbe a circa centomila dollari.
Le accuse da parte del pubblico e la mancata collaborazione con la giustizia
Nonostante il ricovero del cantante in ospedale – conseguente alle ferite riportate durante l'aggressione – sia certificato da diverse immagini, in molti stanno comunque insinuando che il rapper avrebbe inscenato il sequestro e la rapina per attirare su di sé l'attenzione mediatica nel giorno dell'uscita del suo nuovo brano 'Fefe', realizzato con Nicki Minaj.
Inoltre, ciò che ha fatto storcere il naso a molti utenti on line americani appassionati di hip hop – seguiti poi da svariati 'corrispettivi' italiani – è il fatto che le versioni degli accadimenti riportate dalla stampa siano state modificate nel corso della giornata di ieri. La fonte principale, infatti, il noto sito Tmz – portale di cronaca e gossip, che quasi sempre negli States arriva per primo sulla notizia, potendo contare su non meglio precisate fonti interne della polizia – ha radicalmente cambiato il testo dell'articolo dedicato alla vicenda due ore dopo averlo pubblicato, facendolo coincidere con la versione che nel frattempo era stata diffusa dalle autorità e del rapper.
Quest'ultimo, nelle ore seguenti, si sarebbe rifiutato di collaborare con le forze dell'ordine che avrebbero voluto interrogarlo ulteriormente, circostanza questa che ha incrementato ancora di più le insinuazioni degli internauti, manifestate principalmente via Twitter. Insinuazioni che però, almeno per ora, possono e devono essere considerate semplicemente come tali. Non vi è infatti alcuna argomentazione concreta e tangibile a sostegno della tesi della 'finta rapina a scopo pubblicitario'; un'ipotesi che, fino a prova contraria, altro non è che l'ennesima testimonianza dell'odio ampiamente diffuso nei confronti di uno degli artisti maggiormente al centro delle polemiche negli ultimi anni, amato da tanti, detestato da tanti altri, che non si sono fatti problemi ad attaccarlo duramente, pur vedendolo in un letto di ospedale.