Si è spento all'età di 66 anni l'ex ad di FCA Sergio Marchionne, le cui condizioni di salute sin dai giorni scorsi erano apparse molto gravi. Con un comunicato diramato sabato scorso FCA aveva parlato di sopraggiunte complicanze dopo l'operazione alla spalla destra a cui il manager di FCA si era sottoposto a fine giugno. Il riserbo della famiglia e di tutta l'azienda non hanno mai fatto trapelare dettagli su cosa avesse aggravato inaspettatamente le condizioni di Marchionne al punto tale da dover in fretta e furia provvedere al cambio dirigenziale ai vertici dell'azienda.

Con la scomparsa di Marchionne se ne va l'uomo che in 14 anni ha rivoluzionato il mondo Fiat e Chrysler.

Morto a Zurigo l'ex ad di FCA

Sergio Marchionne si è spento nella clinica ospedaliera di Zurigo dove era ricoverato dalla fine di giugno per un intervento chirurgico alla spalla destra ed in cui da giorni si trovava in coma irreversibile. Le complicanze gravi e inattese sorte dopo l'intervento avevano indotto FCA a diramare un comunicato nella giornata di sabato per confermare le gravissime condizioni di salute del manager, tanto gravi da non consentirgli di riprendere l'attività lavorativa. Fatto, questo, che ha portato il Consiglio di Amministrazione di FCA a riunirsi in tutta fretta per riassegnare le cariche ai vertici dell'azienda prima in capo a Marchionne.

Una perdita inestimabile per FIAT e Chrysler in primis e per tutto il mondo dell'economia, che ha visto Sergio Marchionne come un leader illuminato, il primo a credere nella rinascita della Fiat sin dal 2004.

La rinascita di Fiat e Chrysler grazie a Marchionne

Con la morte dell'ex ad di FCA si chiude l'era Marchionne che da 14 anni a questa parte ha visto la rinascita del gruppo automobilistico torinese.

Entrato in Fiat nel 2004, per volere di Umberto Agnelli, Sergio Marchionne ha cambiato le regole manageriali dell'azienda.

In quegli anni la Fiat era sull'orlo del fallimento e nessuno credeva alla possibilità di un rilancio. Le sue parole in una delle prime conferenze stampa al fianco dell'allora presidente Luca Cordero di Montezemolo e un giovanissimo John Elkann, furono: "Fiat ce la farà" e così è stato. Con un duro lavoro ha portato l'azienda torinese fuori dal baratro grazie anche all'intuizione Chrysler. E' con l'acquisizione a partire dal 2009 e conclusa il 1° gennaio 2014 della casa americana, che si crea il sesto gruppo automobilistico al mondo, Fiat Chrysler Automobiles.