La notizia di cui vi stiamo per parlare riguarda un incidente verificatosi venerdì scorso a Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli. Come già spiegato nei giorni scorsi, infatti, tre persone sono state travolte da un pirata della strada a bordo di una Volkswagen Golf nera. Due le vittime, un carabiniere e un vigilante, che non sono riusciti a salvarsi in tempo prima dell'impatto mortale. Alla guida della macchina c'era Carmine Sannino, un giovane ventiseienne di Sant'Antimo, sul quale però sembrano essere emersi alcuni dettagli che potrebbero chiarire la dinamica dell'incidente.
Incidente mortale nel napoletano: i primi dettagli emersi dalle indagini
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, infatti, la morte del carabiniere Vincenzo Ottaviano e del vigilante Benigno De Gennaro sarebbe stata causata dal violentissimo impatto con la Golf che arrivava a 150 chilometri orari su una strada a scorrimento veloce della provincia di Napoli, ma dove tuttavia vi era un limite fissato a 80 chilometri. Nonostante la frenata di addirittura diciotto metri, nulla ha potuto fare il conducente della Volkswagen Golf che ha travolto le tre persone che erano sulla carreggiata e che stavano svolgendo il loro lavoro a seguito di un altro tamponamento. Come verificato all'interno della scatola nera installata sull'autovettura, l'impatto con i corpi delle vittime è avvenuto quando la velocità era di 130.
Napoli, il conducente forse utilizzava il telefono alla guida
Tuttavia, questo non è stato l'unico dettaglio emerso grazie alle indagini perché, a seguito del controllo dello smartphone del ragazzo che era stato sequestrato dopo l'incidente, pare che nel momento in cui è avvenuto l'impatto (tra le 23 e le 23.07) l'uomo stesse utilizzando una applicazione di messaggistica.
Adesso, quindi, il ventiseienne è indagato per omicidio colposo, ma ancora in stato di libertà. Dopo che verranno effettuati i controlli anche sui tabulati del telefono, non è da escludere l'ipotesi secondo cui l'accusa nei confronti dell'uomo napoletano possa essere cambiata. In particolare, l'intenzione è quella di provare a capire se il ragazzo abbia letto e risposto ai messaggi che erano arrivati sul suo telefono pochi istanti prima dell'incidente per verificare se il pirata della strada si sia distratto o meno e dunque abbia causato la morte dei due per questo motivo.