Nuovo episodio di omofobia in Italia. Stavolta l'aggressione di stampo omofobo è avvenuta a Torino, precisamente nel quartiere della movida di San Salvario. Un 19enne è stato pestato al termine di una serata con gli amici in un locale, sabato scorso. Ai poliziotti ha riferito di essere stato avvicinato da una persona, all'uscita della metropolitana, che ha iniziato a proferire epiteti volgari nei suoi confronti. "Continuava a ripetermi che sculettavo come un fro*io", ha confessato la vittima del pestaggio ai microfoni del Corriere della Sera. Una vicenda traumatizzante che difficilmente il ragazzo torinese dimenticherà presto.

Dopo l'aggressione, comunque, il giovane ha avuto la forza di recarsi in Questura per sporgere denuncia.

Frattura di un piede e della clavicola

Un sabato da dimenticare per un ragazzo italiano che ha appena sostenuto l'esame di maturità e vorrebbe diventare stilista. Come tanti giovani, la scorsa settimana voleva rilassarsi un po' con gli amici in un locale della movida torinese. Quella notte, purtroppo, gli è costata cara. Il ragazzo ha dovuto fare i conti con l'omofobia. Un bullo lo ha colpito all'improvviso, da dietro, senza lasciargli la possibilità di reagire. Il tutto davanti a una decina di persone rimaste inerti. Nessuno, secondo il ragazzo, è intervenuto. Dopo il pestaggio, il 19enne è stato condotto in ospedale, dove i medici gli hanno diagnosticato la frattura di un piede e della clavicola.

La prognosi è di 30 giorni. Per colpa della furia cieca di un bullo omofobo, il giovane dovrà rinunciare all'agognato viaggio di maturità.

Solidarietà dall'assessore ai Diritti civili della Regione Piemonte

All'indomani del pestaggio, dopo tante ore passate in ospedale, la vittima dell'attacco di stampo omofobo ha voluto sporgere denuncia perché reputa "doveroso" non restare in silenzio dinanzi ad ogni discriminazione e considera necessario che ognuno debba pagare per le proprie malefatte.

Adesso il giovane torinese spera solo che le forze dell'ordine riescano a risalire al bullo. Monica Cerutti, assessore ai Diritti civili della Regione Piemonte, ha voluto immediatamente porgere la sua solidarietà allo studente picchiato per la sua omosessualità. La Cerutti ha anche riferito di volerlo incontrare presto per capire cosa la Regione può fare per lui. L'assessore ha evidenziato che bisogna assolutamente mettere un freno, arginare, tali "aggressioni omofobe, inspiegabili e inaccettabili".