Il Rap divide, quello è stato ormai appurato. Succede però che le provocazioni degli artisti scatenino malcontenti anche fra gli spettatori, proprio come accaduto nella notte del 5 luglio alla sagra di Fossò, comune in provincia di Venezia. A raccontare alla stampa quanto successo ci ha pensato il sindaco del paese, Federica Boscaro, che si è così espressa raccontando gli sviluppi della sagra: 'Durante l'evento ci sono state le esibizioni di ragazzi che interpretavano il genere musicale rap, ma i linguaggi usati sono stati ritenuti irrispettosi ed inopportuni da parte di alcune persone del paese'.

La prima cittadina di Fossò ha inoltre aggiunto che le esibizioni degli artisti hanno infastidito anche i bambini, per via di un linguaggio scurrile usato dai giovani rapper che nella sagra hanno dato il meglio di loro con pezzi inediti, ma contornati da bestemmie e parolacce.

Il parere del sindaco di Fossò

Se la prestazione degli artisti per gli esperti del settore poteva essere anche accettabile, l'esibizione non è andata giù a diversi cittadini che hanno rivelato la loro contrarietà verso una serie di rime ricche di oscenità verbali. Come racconta la Boscaro, il linguaggio usato dai ragazzi è diventato tanto pesante che i vigili sono stati costretti a sospendere l'evento, di pari accordo con gli assessori e la polizia locale.

La sindaca ha tenuto inoltre a precisare che lei non era presente al momento dell'esibizione, ma aveva già in precedenza ascoltato i giovani durante la fase di colloquio per la scelta della scaletta. La Boscaro ha precisato però che durante questa fase e in altre precedenti esibizioni, gli stessi ragazzi avevano usato un linguaggio accettabile, dunque sono stati per così dire riconfermati per l'evento del 4-5 luglio.

La prima cittadina di Fossò si è così espressa sull'accaduto, mettendo in evidenza che quanto verificatosi durante la sagra è stato solamente un episodio sporadico.

La difesa della Boscaro

La prima cittadina di Fossò ha tenuto a precisare inoltre che non possono essere colpevolizzati tutti i ragazzi che si dilettano nel rap, specie perchè la sagra era stata organizzata con l'obiettivo di riunire piccoli ed adulti nelle piazze del paese per passare serenamente una serata in compagnia di musica e divertimento.

La Boscaro dunque non 'condanna' gli adolescenti, al contrario di quanto fatto dai cittadini del paese, poichè li ritiene delle valide risorse musicali da poter incanalare su palchi di maggiore rilevanza. Un argomento spinoso che ha smosso l'opinione cittadina: chissà se alla prossima sagra i ragazzi saranno nuovamente invitati.