E' scoppiata una lite in una spiaggia di Viserba, una frazione poco distante da Rimini, nella zona di Torre Pedrera, in cui un 29enne bagnino di salvataggio è rimasto ferito perché preso a badilate da un uomo. Il motivo scatenante è stato la liberazione di alcune meduse. In quella zona è tassativamente vietato pescare ed uccidere le meduse probabilmente anche perché è pericoloso, ma un bagnante, forse un ragazzino, ne aveva catturate diverse. Il bagnino si è accorto di un secchiello vicino alla riva del mare, appartenente ad un ragazzo, pieno degli animali tentacolati e ne ha liberati circa 10 in acqua, scatenando la furia del genitore del ragazzo, un 37enne di Bellaria.

L'uomo è accorso quando ha sentito il bagnino intimare al ragazzo di lasciare libere le meduse dicendogli che rischiava anche una multa per il divieto: il padre dapprima gli ha risposto di farsi i fatti suoi, poi ha iniziato a colpire le meduse con la punta del badile per ucciderle. Il badile aveva la punta di ferro e con quello l'uomo si è scagliato contro il bagnino quando questi ha preso il cellulare per chiamare la Capitaneria, colpendolo alla testa e lasciandolo tramortito. Solo l'intervento di altri bagnanti ha fatto sì che l'uomo si dileguasse insieme al figlio. Grazie alle testimonianze dei presenti, che hanno memorizzato anche il numero di targa del mezzo dell'uomo, è stato rintracciato dalle forze dell'ordine ed ora è stato denunciato per lesioni.

Il bagnino invece si trova in ospedale, dove gli hanno dato otto giorni per i traumi subiti.

Le meduse dell'Adriatico

Da qualche tempo è cresciuto il numero degli avvistamenti di meduse nel Mar Adriatico; le più comuni sono di grandi dimensioni e di colore tendente al marrone ma sono poco pericolose perché non pizzicano. Le sinuose meduse sembra siano sempre più numerose nei nostri mari, resi più caldi dai cambiamenti climatici.

Il loro numero è addirittura decuplicato, forse anche perché sono diminuiti i grandi predatori che se ne alimentano. Le meduse nostrane non rappresentano un vero e proprio pericolo ma l'allarme in questi giorni arriva da alcune specie provenienti dai mari tropicali, come la “Caravella Portoghese” i cui tentacoli urticanti possono scatenare lo shock anafilattico.

Anche la “Medusa nomade”, simile al meno pericoloso e più comune “Polmone di mare”, sta invadendo le nostre latitudini. E' pericoloso imbattersi in una specie molto velenosa ed è anche pericoloso pescarle o cercare di ucciderle: l'ordinanza riminese vieta di pescarle e in questo modo evita anche un eventuale contatto con i tentacoli urticanti.