Ha liberato in acqua alcune meduse pescate poco prima da un ragazzino e, per tutta risposta si è preso una badilata in testa da un bagnante (padre del bambino).

E' successo ad un bagnino sulla spiaggia di Viserba, frazione balneare a nord di Rimini. La vicenda, accaduta nei giorni scorsi, è stata resa nota dalla stampa locale e ripresa da diversi quotidiani nazionali.

Il diverbio e l'aggressione

Quando il bagnino della frequentata spiaggia riminese di Viserba ha visto un ragazzino con un secchiello pieno di meduse si è avvicinato e gli ha spiegato che su quel tratto di costa è vietato pescare ed uccidere le meduse e che, dunque, avrebbe dovuto rimetterle in acqua.

Mentre l'addetto al salvataggio stava per liberare in mare le meduse, però, è intervenuto il padre del bambino, un trentasettenne romagnolo che, in malo modo, gli avrebbe intimato di farsi gli affari suoi. In pochi minuti, poi, la situazione è degenerata, e il diverbio si è trasformato in una vera e propria aggressione. Il 37enne, infatti, dopo aver impugnato il piccolo badile con la punta di ferro del figlio ha provato prima ad uccidere le meduse e poi si è scagliato contro il bagnino prendendolo a badilate sulla testa.

Padre e figlio si sono poi allontanati in tutta fretta, ma la loro fuga è stata breve: gli agenti del commissariato di Polizia di Viserba li hanno rintracciati nel giro di poche ore anche grazie alla testimonianza di diversi bagnanti che hanno assistito alla scena e hanno preso il numero di targa.

Il riminese, quindi, è stato denunciato per lesioni.

Il bagnino, invece, subito soccorso, è stata accompagnato al vicino ospedale con ferite giudicate guaribili in 8 giorni.

Le meduse

Le meduse, che da diversi anni ormai popolano i nostri mari, sono organismi spesso temuti per via della loro proprietà urticante, ma sicuramente affascinanti.

Appartengono al gruppo dei Celenterati e prendono il loro nome dal celenteron, ossia una cavità - corrispondente al cavo digerente - che comunica all'esterno grazie ad un’unica apertura che al tempo stesso è sia bocca che ano.

Lungo la spiaggia di Rimini, dove è accaduto lo spiacevole episodio, ma anche in tutto l'Adriatico se ne possono trovare diverse specie.

La più diffusa è il Polmone di mare (Rhizostoma pulmo) che può raggiungere anche i 50 cm di diametro ed è facilmente riconoscibile per via del suo colore bianco che contrasta con il blu intenso del suo ombrello. Nonostante le dimensioni importanti, però non è particolarmente urticante.

Decisamente più pericolosa è la Pelagia noctiluca, una famigerata quanto diffusa medusa luminosa: pur essendo piuttosto piccola, infatti può provocare gravi e dolorose scottature.