Nel trentottesimo anniversario della strage di Bologna, sfilerà oggi in corteo anche l'autobus della linea 37, che in quel sabato di agosto venne trasformato in carro funebre per traportare le salme delle vittime. L'autista che lo guidò quel giorno, l'imolese Agide Melloni, certamente non dimenticherà mai quei viaggi dalla stazione all'obitorio, dalla tarda mattinata fino a notte inoltrata. Alla fine, si contarono 85 morti e 200 furono i feriti: la peggior strage, in assoluto, della storia italiana. Una strage sui cui mandanti, come in molti altri casi nella storia del nostro Paese, non si è mai fatta piena luce.

2 agosto 1980, ore 10:25

Era sabato e, naturalmente, la stazione era affollata di persone in partenza per le ferie: Bologna era, ed è tutt'ora, uno dei nodi ferroviari più importanti d'Italia. L'esplosione avviene alle 10:25 ed ha una potenza enorme, viene completamente distrutta tutta l'ala sinistra della stazione, che si affaccia su via Medaglie d'Oro e comprende la sala d'aspetto di seconda classe, un ristorante, alcuni uffici al primo piano. Viene investito in pieno dai detriti anche il treno Adria Express, che in quel momento si trovava fermo sul primo binario: diverse saranno le vittime anche tra i suoi passeggeri (per una tragica fatalità, quel treno non doveva neppure essere lì in quel momento, ma viaggiava da Ancona verso Basilea con un'ora circa di ritardo).

Subito dopo l'esplosione, la città precipita nel caos di decine di mezzi di soccorso, sul posto arrivano polizia, carabinieri, vigili del fuoco e anche mezzi dell'esercito. I primi cronisti che arrivano sul posto si trovano nell'impossibilità di raccontare i fatti, perchè le linee telefoniche sono saltate e siamo in un mondo dove telefoni cellulari e internet sono ancora lontani a venire: i primi resoconti li fanno impossessandosi della cabina dei controllori degli autobus, dove ancora il telefono funziona.

La memoria delle vittime

Anche oggi, come ogni anno, tutte le 85 vittime verranno commemorate in una città commossa e indignata. Diversi furono i bambini che persero la vita in quel sabato di agosto, la più piccola di tutti si chiamava Angela Fresu e aveva soltanto 3 anni. Alla cerimonia parteciperanno, per il governo, il sottosegretario ai Trasporti Michele Dell'Orco e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Possibile anche la presenza del presidente della Camera Roberto Fico.