Quasi ogni grande evento tragico ha il suo eroe: ieri è avvenuto un terribile incidente sull'A14, all'altezza del raccordo di Bologna che ha coinvolto due mezzi pesanti, un trentenne agente della polizia stradale (Riccardo Muci) ha fatto sgombrare la zona prima che l'autocisterna esplodesse. L'agente Muci è stato uno dei primi ad accorrere sul posto ma ora si trova ricoverato in ospedale con ustioni gravi e ferite sparse.

Agente eroe ha fatto evacuare la zona in tempo

Quanto successo ieri sull'A14 è stato veramente un inferno: a seguito del tamponamento di una autocisterna (probabilmente contenente GPL) con un tir c'è stato il primo incendio.

L'impatto probabilmente ha fatto andare a fuoco il serbatoio di benzina di uno dei due mezzi che ha generato le prime fiamme: visto l'incendio le altre autovetture vicine hanno cominciato ad allontanarsi. Solo con l'arrivo dell'agente Muci, però le auto sono state fatte allontanare di molto: il poliziotto infatti aveva intuito che il serbatoio dell'autocisterna potesse esplodere. L'agente, di origini leccesi, ha cominciato a urlare agli automobilisti di scappare il prima possibile, e così facendo ha contribuito a mettere in salvo moltissime persone. Poco dopo infatti è arrivata l'esplosione: un botto incredibile con un'onda d'urto che ha fatto volare il poliziotto di una ventina di metri, tanto che l'uomo è ora ricoverato al Bufalini di Cesena.

Le condizioni dell'agente sono serie ma non è in pericolo di vita, come fortunatamente quelle di moltissimi altri feriti ricoverati nello stesso ospedale.

In totale le forze dell'ordine rimaste coinvolte sono 12, tra cui 11 carabinieri. Anche i militari hanno fatto la loro parte: sono corsi in strada (molti in borghese) e muniti solo di palette hanno bloccato il traffico non facendo sopraggiungere altri mezzi sul luogo dell'incidente.

Nessuno però si immaginava i danni che l'esplosione dell'autocisterna potesse fare, chi ha ripreso la scena con il cellulare ha raccontato del luogo come una zona di guerra.

I danni dell'esplosione

Praticamente tutto ciò che si trovava in un raggio di cento metri dall'incidente è stato danneggiato se non distrutto completamente.

C'è un palazzo che si affaccia sul quel tratta di strada, di cinque piani, che a seguito dell'esplosione non ha più nemmeno una finestra integra (sono scoppiate tutte), le persiane in legno e acciaio sono divelte e i pezzi sparsi per centinaia di metri di distanza. Per non parlare della concessionaria di automobili delle vicinanze: 20 auto saltate in aria e una cinquantina completamente carbonizzate che hanno poi creato, a loro volta, altri incendi.