La scorsa notte Gemitaiz si è esibito in Sicilia, per la precisione a Marina di Patti (un paese di 13.000 abitanti in provincia di Messina) nell'ambito del quarto appuntamento dell' 'Indiegeno Fest', un festival locale dedicato a musica, street food e cultura, che nei prossimi giorni vedrà alternarsi sul palco anche altri nomi di spicco della nuova musica italiana – soprattutto in ambito indie, come suggerisce il nome della kermesse – come ad esempio Cosmo e Zen Circus.

La serata, almeno stando a quanto dichiarato dall'artista capitolino classe 1988, si sarebbe conclusa nel migliore dei modi dal punto di vista della performance musicale, soddisfacente sia per il giovane e caloroso pubblico siciliano, che per tutti gli artisti: sul palco si sono alternati anche i musicisti Frenetik & Orang3 e la cantante CRLN.

Tuttavia sembra che non tutti abbiano apprezzato la presenza di Gemitaiz al sopracitato festival. Una delle gomme della macchina su cui il rapper viaggiava insieme al suo staff è stata infatti bucata, costringendo l'artista ed i suoi collaboratori a una sosta forzata per sostituire la ruota danneggiata.

La replica di Gemitaiz: 'Io ho preso i soldi'

Il rapper durante la sosta si è ironicamente burlato dell'autore del gesto, rivendicando il fatto di non aver perso poi tanto tempo in seguito a questo imprevisto – l'artista ha parlato di 15 minuti complessivi – di essere felicemente ubriaco e di essere stato inoltre lautamente pagato per la sua performance.

"Qualche rosicone qua ci ha bucato la gomma della macchina (Gemitaiz ride, ndr).

Ma noi siamo qui ubriachi, ed ora per noi sarà un'avventura cambiare la gomma" ha dichiarato il cantante, che ha poi proseguito rivolgendosi direttamente al responsabile del danno alla gomma – un gesto evidentemente non casuale – queste le sue parole: "Comunque sei un co****ne, non è servito a nulla, noi abbiamo fatto un grandissimo concerto, la gente era contenta, io ho preso i soldi.

Tu ? C'hai rallentato per quindici minuti, durante i quali abbiamo riso'.

Gemitaiz e l'hating consequenziale alle critiche a Salvini

Non è ancora chiaro il movente del gesto, ciò che c'è di certo è che nell'ultimo periodo l'hating nei confronti del rapper romano si è ampiamente diffuso, aumentando in maniera esponenziale nel giro di poche settimane, in seguito alle sue numerose dichiarazioni a dir poco critiche nei confronti dell'operato del governo – ed in particolar modo di Matteo Salvini – in materia di politica dell'immigrazione, soprattutto relativamente all'attuale emergenza migranti ed ai recenti respingimenti dei barconi provenienti dall'Africa settentrionale.