Allontanamento volontario, omicidio oppure suicidio: non si esclude nessuna ipotesi relativamente alla scomparsa di Anna Fasol, la ragioniera 59enne di cui non si hanno più notizie dallo scorso 30 luglio, quando ha lasciato la sua abitazione in località Ca’ Onorai, a Cittadella nell’Alta Padovana, per recarsi ad un appuntamento in banca.

Da allora nessuno sa più nulla di lei: un allontanamento inspiegabile, di cui ora si occupano i carabinieri, coordinati dal pm Giorgio Falcone. Proprio ad una settimana di distanza dalla sua sparizione, gli uomini del Ris si sono recati nella casa della donna, per perquisirla, alla ricerca di qualche indizio che potesse fornire una pista da seguire, in questo caso che sembra davvero complicato; ma a quanto pare non hanno trovato nulla di interessante.

L’automobile lasciata davanti alla stazione di Cittadella

Quel lunedì comincia con un’accesa discussione tra la donna e suo marito, Enzo Simonetto. A pranzo però, stando al racconto dell’uomo, i due fanno pace: è quella l’ultima volta in cui qualcuno vedrà Anna. Infatti la donna esce di casa verso le 13:30: ha un appuntamento in banca con Lino De Poli, il titolare dell’azienda familiare che commercia in carni di Tombolo, presso cui lavora: bisogna discutere di un ammanco di denaro di cui pare che la scomparsa sia al corrente, avendo libero accesso ai conti della ditta.

Ma la 59enne non si presenta all’incontro: così De Poli telefona per chiedere informazioni a Simonetto, che subito esce a cercare la moglie.

Arrivato davanti alla stazione di Cittadella, trova la sua auto, una Mercedes Classe A, ma di lei non c’è nessuna traccia: pensando che abbia preso un treno, inizia a chiamarla al cellulare, ma nessuno gli risponde, finché il telefonino cessa di funzionare.

Lo strano disordine nella camera di Anna Fasol

In effetti dalle poche immagini sfocate delle telecamere della stazione si vede una figura femminile, che potrebbe essere Anna, scendere dall’auto, entrare nell’edificio ed avviarsi verso i binari.

Non risulta che la donna avesse acquistato biglietti o che stesse pianificando un viaggio.

Le ricerche, nel frattempo, continuano: si muove anche la figlia della scomparsa, Marialaura Simonetto, un passato da nuotatrice professionista che l’ha portata anche a vincere una medaglia d’argento ai Campionati Europei del 2008 nella staffetta con Federica Pellegrini.

Martedì 31 la giovane, che ora è ricercatrice in Medicina a Miami, scrive un post su Facebook, chiedendo aiuto per la madre. Il messaggio diventa subito virale, ma poco dopo viene cancellato su consiglio degli inquirenti.

La denuncia formale della scomparsa viene fatta dal marito il mercoledì e da quel momento le indagini partono ufficialmente. Esaminando l’auto e l’abitazione, gli investigatori non riscontrano nessun segno di aggressione, ma solo alcune stranezze: ad esempio la domestica ha trovato la camera della donna sottosopra e con la finestra aperta il giorno della sua sparizione.

Un particolare inspiegabile perché Anna è conosciuta per il suo ordine e per la meticolosità: sembrerebbe quasi che la donna abbia cercato frettolosamente qualcosa prima di uscire.

Nel frattempo le voci in paese crescono incontrollate: c’è chi dice che è a Roma, chi ipotizza una fuga con il denaro sottratto all’azienda per cui lavorava, ma per gli investigatori, che in queste ore stanno analizzando i tabulati telefonici ed i movimenti bancari della scomparsa, non c’è ancora nulla di concreto.