Tre giovani, autori di una 'bravata'. Sono stati identificati in tal modo i responsabili dell'aggressione ai danni dell'atleta italiana Daisy Osakue, accaduto a Moncalieri nella notte tra tra il 29 ed il 30 luglio. Nella circostanza, la discobola e pesista di origine nigeriana è stata bersaglio di lanci di uova ed è stata colpita in pieno ad un occhio, riportando un'abrasione ed un edema retinico post-traumatico. Nulla di estremamente grave, ma intanto la sua partecipazione ai prossimi Campionati Europei di atletica è fortemente a rischio.

Lanci di uova a bordo dell'auto di papà

I componenti di quella che è stata ribattezzata la 'banda dell'uovo' sono stati dunque identificati. Si tratta di tre giovani italiani, abitanti rispettivamente a Vinovo, Moncalieri e La Loggia. L'auto usata per gli 'agguati' è una Fiat Doblò ed è di proprietà del padre di uno dei ragazzi che si ritrovano ora denunciati per lesioni ed omissione di soccorso. Le indagini dei carabinieri di Moncalieri, coordinate dalla Procura di Torino, sono scaturite dopo la testimonianza di Daisy Osakue. La matrice razzista del gesto, però, stavolta sarebbe da escludere, considerato che la 'banda dell'uovo' aveva colpito anche persone non di colore. I militari dell'Arma hanno dunque raccolto tutti i dettagli, sentendo anche le altre vittime che, per fortuna ed a differenza di Daisy, non hanno riportato conseguenze negli attacchi.

Sono stati inoltre visionati i filmati forniti dalle telecamere degli esercizi commerciali nelle zone dove si sono svolti i fatti. La Fiat Doblò era presente in tutte le circostanze e, grazie ad alcuni frame, è stato possibile individuare la targa del veicolo.

Individuati i responsabili

Così i carabinieri si sono recati a casa del proprietario del mezzo, a Vinovo.

La Fiat Doblò era parcheggiata davanti l'abitazione e presentava ancora striature di residui di uova sulla fiancata. L'uomo è stato accompagnato in caserma ed ha detto ai militari che l'automezzo, spesso e volentieri nelle ore serali, era a disposizione del figlio di 19 anni. Quest'ultimo, accompagnato da un avvocato, ha ammesso le proprie responsabilità rivelando anche i nomi dei due complici, tutti coetanei.

I raid con le uova sarebbero stati in totale sette negli ultimi due mesi. Alla base del gesto nessuna motivazione in particolare se non "un atto di mera goliardia".

Daisy Osakue potrebbe saltare gli Europei di Berlino

Sarà anche 'goliardia', ma certamente non ha divertito Daisy Osakue che, ora, potrebbe essere costretta a saltare i Campionati Europei di atletica di Berlino che prenderanno il via il prossimo 6 agosto. A confermarlo è stato il presidente del CONI, Giovanni Malagò, dopo aver parlato con il presidente della Federazione Italiana Atletica Leggera, Alfio Giomi. Il motivo sta nelle cure adottate che prevedono una dosa elevata di cortisone, in quantità tale da non essere consentita per la disciplina sportiva.

Domani l'atleta sarà sottoposta ad una visita presso l'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport, per valutare se le terapie utilizzate sono compatibili con la sua attività agonistica e le permettano di andare a Berlino.