Un gesto di generosità verso le nuove generazioni di maestri che si affacciano al mondo del lavoro, ma anche un atto di rivalsa dopo quarant’anni di insegnamento vissuti da precaria, cambiando Scuola ogni anno, in un lungo peregrinare tra i numerosi istituti della Versilia. Ha fatto molto discutere la scelta di Rosella Bertuccelli, 66 anni a dicembre, che ha rinunciato al posto fisso proprio quando finalmente lo Stato le riconosceva una cattedra in extremis ad un anno dal raggiungimento della pensione.
Una decisione che avrà anche delle conseguenze sul piano economico: infatti la docente non potrà vedersi applicata la rivalutazione dell’assegno pensionistico, con il ricalcolo degli anni pregressi, che muta significativamente per chi diventa insegnante di ruolo.
La decisione di Rosella Bertuccelli
Tuttavia la maestra è stata inflessibile: chiuderà la sua carriera lavorativa da precaria. La mail che le comunicava l’importante novità era arrivata pochi giorni fa. Rosella Bertucelli era stata invitata a presentarsi presso l’ufficio scolastico provinciale di Lucca il 23 di agosto per firmare il contratto a tempo indeterminato (insieme ad altri 136 insegnanti della zona).
Non si sa come e quando sia maturata la sua decisione ma, una volta arrivata davanti all’impiegato, lo ha lasciato a bocca aperta dichiarando di non accettare il posto fisso: “Rinuncio, datelo ad un giovane” - avrebbe detto allo sbigottito funzionario.
E così Rosella vivrà il suo ultimo anno lavorativo ancora una volta da precaria.
Dovrà aspettare settembre per conoscere le graduatorie ed eventualmente accettare l’ennesima supplenza annuale prima di ritirarsi e potersi così dedicare al marito ed ai suoi due figli.
Un atto di generosità verso i colleghi più giovani
Naturalmente la sua storia, raccontata inizialmente da Il Tirreno, ha destato molta curiosità: la maestra, molto riservata, non ha voluto farsi intervistare ed ha spiegato ad amiche e colleghi di non voler essere considerata un’eroina.
Eppure in molti, come Antonio Mercuri, sindacalista della Flc-Cgil di Lucca e Massa Carrara, sottolineano il coraggio del gesto dell’insegnante ed il chiaro messaggio polemico contro un sistema che in questi anni ha creato molti scompensi soprattutto nei riguardi dei maestri diplomati e non laureati. Quest'ultimi sono stati sfavoriti in quanto è mancato un adeguato piano di concorsi per rendere di ruolo anche queste figure.
Si attende nei prossimi mesi la pubblicazione di un bando ufficiale, promesso dal governo, che sani queste situazioni di precarietà.
Ma al di là delle rivendicazioni sindacali resta la presa di posizione di Rosella Bertuccelli, “un’insegnante straordinaria” che, secondo la preside Primetta Bertolozzi, intervistata dal Corriere della Sera, “ha pienamente capito la filosofia dell’educazione, che consiste nel dare tutto ciò che è possibile per gli altri”, arrivando a compiere questo estremo atto di generosità offrendo il suo posto fisso ad un collega più giovane.