Appena arrivato in Irlanda, dove rimarrà due giorni in occasione dell'Incontro mondiale delle famiglie, Papa Francesco ha affrontato il tema più scottante e delicato, ma anche il più atteso: quello degli abusi sessuali che sarebbero stati in passato commessi da preti cattolici su centinaia di bambini. Parlando al castello di Dublino, Francesco ha usato toni molto duri e ha ammesso le responsabilità delle autorità ecclesiastiche, facendo riferimento a 'membri della Chiesa' che si sono macchiati di crimini orrendi proprio contro coloro che avrebbero avuto il compito di proteggere ed educare.

Papa Francesco promette un maggior impegno della Chiesa

Papa Francesco, davanti alle autorità irlandesi, ha detto di condividere i sentimenti di 'sofferenza e vergogna' di tanti cattolici per questi crimini terribili e ha promesso un impegno ancor più deciso per metter fine a ogni costo a questo 'flagello nella Chiesa'. Il Papa si pone in diretta continuità con il suo predecessore Benedetto XVI, che già nel 2010, in una lettera pastorale ai vescovi irlandesi, aveva riconosciuto la gravità della situazione e sollecitato l'adozione di misure urgenti al riguardo. I numeri sono davvero impressionanti: dal 1975 a oggi si sono registrate ben 1259 denunce di abusi attribuiti a religiosi, ma soltanto 36 di questi hanno subito un processo penale.

Importante anche il dato su cui si focalizza Vatican Insider (il progetto del quotidiano La Stampa dedicato all'informazione sul Vaticano): le 135 denunce raccolte nel 2017 hanno riguardato, tutte tranne una, fatti commessi prima del 2000. Sembrerebbe dunque che, pur rimanendo un'indelebile macchia di vergogna sul passato, le cose stiano davvero cambiando.

Per Papa Francesco 'ogni bambino è un dono prezioso'

Francesco ha poi pronunciato parole di apertura e speranza per il futuro. Proprio in occasione di un evento al cui centro sono le famiglie, ha ricordato come ogni bambino sia da considerare un dono prezioso e ha anche riconosciuto che la stessa Chiesa d'Irlanda ha svolto e continua a svolgere un ruolo di promozione del bene dell'infanzia.

Il Papa si è poi augurato che l'emergere di mancanze così gravi possa costituire uno stimolo, per l'intera società, a riconoscere e valorizzare sempre la necessità di offrire protezione a bambini e adulti vulnerabili. In presenza del Papa, ha parlato di abusi anche il primo ministro irlandese, che a sua volta non ha esitato a riconoscere le responsabilità delle istituzioni affermando: 'A volte in passato abbiamo fallito'.