A Posillipo (Napoli) è stato scoperto un altro caso di abusi su minorenni. Stavolta il teatro delle molestie è un centro di riabilitazione per bimbi autistici. Nelle ultime ore è stato arrestato in flagrante un fisioterapista 54enne. La Polizia ha iniziato ad indagare sulla vicenda dopo la denuncia sporta dalla mamma di una bambina ospite della struttura di riabilitazione. In occasione degli accertamenti, gli agenti hanno scoperto che il fisioterapista avrebbe usato una terza bimba autistica per scattare foto a carattere pedopornografico. Il centro di accoglienza, per ora, non è coinvolto.

L'arrestato, secondo gli inquirenti, avrebbe molestato due minorenni disabili. Ora è ai domiciliari su disposizione del gip Isabella Iaselli.

La minorenne aveva mutato atteggiamento in casa

Gli accertamenti che hanno portato all'arresto del fisioterapista campano sono stati svolti dagli uomini della Squadra mobile, agli ordini di Luigi Rinella, e coordinati dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone e dal pm Cristina Ribera. Il terapista, difeso dall'avvocato Domenico Buonincontro, ricorrerà al Tribunale del Riesame per tornare in libertà. La madre di una delle piccole disabili che frequentavano il centro di accoglienza aveva iniziato a nutrire sospetti perché il comportamento della figlia era cambiato.

La minorenne, come altre, svolgeva la terapia con il 54enne arrestato. La signora ha voluto vederci chiaro, coinvolgendo le forze dell'ordine.

Il fisioterapista respinge ogni addebito

Gli uomini della Squadra mobile, dopo aver ricevuto la denuncia della mamma campana, hanno piazzato numerose telecamere nelle stanze della struttura di accoglienza, dove il fisioterapista svolgeva il suo lavoro e, quindi, incontrava i bimbi autistici.

I giudici hanno affermato che i video contenuti nelle telecamere rappresentano prove delle molestie e dei palpeggiamenti. "Mai commesso abusi sulle pazienti", ha affermato più volte il fisioterapista durante l'interrogatorio condotto dalla pm Ribera. L'uomo, assistito dal suo avvocato, ha smentito ogni addebito. Eppure i poliziotti hanno sequestrato una foto compromettente scattata dal 54enne.

Per quest'ultimo non è assolutamente compromettente, trattandosi di uno scatto fatto per lavoro, uno scatto che avrebbe dovuto consegnare ai dottori che stanno curando la piccola. Il gip, però, ha dato ragione alla Procura, ordinando gli arresti domiciliari. Gli accertamenti proseguono per ricostruire l'esatta dinamica della vicenda.