Quella di cui stiamo per parlare all'interno di questo articolo è purtroppo un'altra notizia riguardante il sempre più diffuso fenomeno di pedofilia. Sono tanti i casi di cui si sente parlare praticamente quotidianamente e l'ultimo episodio si è verificato in provincia di Napoli, a Posillipo, addirittura nei confronti di alcune bambine autistiche da parte di un fisioterapista di cinquantaquattro anni di un noto centro di riabilitazione del posto. Secondo quanto riferisce il quotidiano La Repubblica, sarebbero almeno tre i casi che hanno visto coinvolto l'uomo che è stato fortunatamente arrestato e si trova attualmente ai domiciliari.
Il fisioterapista abusa delle sue pazienti a Napoli: arrestato grazie alle segnalazioni di una madre
In particolare, il cinquantaquattrenne ha abusato di due bambine autistiche mentre con una terza si sarebbe soltanto limitato a scattare alcune foto delle parti intime. L'indagine è cominciata a seguito della denuncia da parte di una madre e proprio grazie a tutto ciò, l'uomo è stato fermato venerdì scorso ed è da ieri agli arresti domiciliari dopo l'esito dell'udienza di convalida. L'accusato, assistito dall'avvocato Buonincontro, ha dichiarato di voler presentare ricorso al Tribunale del Riesame. Come già detto, la prima ad avere dei sospetti nei confronti del fisioterapista è stata la madre di una delle bimbe disabili, la quale ha cominciato a notare alcuni comportamenti insoliti da parte della figlia.
Proprio per questa ragione sono state piazzate delle telecamere di sorveglianza ben nascoste all'interno del centro di Posillipo e grazie alle registrazioni sono arrivati riscontri rispetto ai sospetti di palpeggiamenti.
Ovviamente va chiarito che la struttura in cui è avvenuto questo brutto episodio non è in alcun modo coinvolta nell'inchiesta e che l'uomo, quindi, avrebbe agito in maniera del tutto autonoma.
Oltre all'accertamento degli abusi nei confronti delle due bambine, è stata sequestrata anche una fotografia che ritrae un'altra piccola paziente. Prima del suo arresto, l'uomo ha tentato di respingere qualsiasi accusa giustificandosi dicendo che la foto era stata scattata per ragioni lavorative e che doveva essere fatta vedere ai medici che si occupano della bimba.
Nonostante ciò, la Procura non ha ritenuto veritiera la versione e ha convalidato il fermo dell'uomo. Ulteriori controlli, adesso, potrebbero essere effettuati sul telefono e sui pc dell'uomo per cercare di ricostruire in toto la vicenda.