Quella di cui si sta per parlare all'interno di questo articolo è una di quelle vicende alle quali si stenta a credere e che riguarda il ritrovamento di una nave affondata decenni fa, ma che è stata ritrovata nelle scorse ore nelle acque del Po. Era diventata una vera e propria leggenda ormai quella della nave fantasma San Giorgio che, oltre settant'anni fa, era affondata nel fiume Po e che è stata rinvenuta nella giornata di lunedì 27 agosto. Infatti, secondo quanto riferito dal quotidiano Il Messaggero, a fare l'incredibile scoperta è stato un ricercatore che ha rintracciato il relitto tra i tre e i cinque metri di profondità del fiume.
Si tratta di una storica nave da guerra del nostro paese, che era stata sequestrata dai tedeschi dopo l'8 settembre del 1943 e che fu era utilizzata per pattugliare le coste dell'Adriatico.
Straordinario ritrovamento nelle acque del Po: la nave San Giorgio ritrovata dopo più di 70 anni
Il ritrovamento della nave fantasma San Giorgio è stato fatto da parte di Luciano Chiereghin attraverso un georadar. Chiereghin è un ricercatore che da diversi anni si occupa di rintracciare reperti della seconda Guerra mondiale e non solo. La storia di questa imbarcazione riemerge proprio grazie al suo ritrovamento: il sottotenente Wienbek, assieme ai suoi cinquantadue uomini, si trovarono nel bel mezzo di una tempesta a causa del mare mosso e proprio per questa ragione decisero di ripararsi all'interno del Po non conoscendone le insidie.
Infatti, di lì a poco si incagliarono in una secca che causò l'inclinazione dell'imbarcazione e il successivo affondo. Gli uomini a bordo riuscirono a salvarsi grazie ad alcune scialuppe ma della nave San Giorgio non si seppe più nulla.
Della nave San Giorgio, per qualche anno, emergeva soltanto il cannone da 76 millimetri posto proprio sulla prua, dopodiché il definitivo affondamento tra le sabbie del fiume, prima dell'incredibile scoperta fatta nelle scorse ore.
La nave fantasma venne costruita nel 1914 a Trieste da parte dell'esercito austriaco e dopo la prima Guerra mondiale passò all'Italia, prima del passaggio di consegne ai tedeschi che non ne modificarono il nome visto che San Giorgio è un santo venerato anche in Germania. Un episodio davvero improbabile diventato realtà grazie al lavoro di Chiereghin e la sua troupe che hanno fatto sì che si ritrovasse il reperto e diverso materiale per un possibile recupero dell'imbarcazione, anche se molto oneroso dal punto di vista economico.