La causa del crollo del ponte Morandi non sarebbe da attribuire ad un cedimento strutturale dei tiranti dovuti all'usura ma ad un attentato commesso posizionando delle micro cariche alla base del piloni. Questo è quanto sostiene l'ingegnere Enzo Siviero, rettore dell'università telematica ECampus e docente di tecnica delle costruzioni.

Siviero, nel corso di un'intervista rilasciata qualche giorno fa ad Antenna Tre ha dichiarato senza mezzi termini che per lui la tragedia del 14 agosto è da attribuire ad un attentato. Secondo il professore la dinamica dell'incidente, così come si vede in alcuni video delle telecamere di videosorveglianza di aziende vicine al ponte, è compatibile con l'ipotesi che a causare il crollo siano state delle micro cariche di esplosivo.

A dare forza alla tesi dell'attentato ci sarebbe il fatto che il ponte è crollato rapidamente dal basso e secondo l'ingegnere è molto difficile che un cedimento strutturale di piloni di quella portata avvenga con tale velocità.

La tesi confermata anche in un'altra intervista

Dopo quest'intervista, il professore è stato raggiunto anche dalla redazione del Corriere del Veneto e anche in questo caso il diretto interessato ha confermato tutto dichiarando che le probabilità che sia stato un attentato a far crollare il ponte Morandi è superiore al 50 per cento e che nel giro di 4-5 giorni sarà in grado di supportare questa tesi con delle prove e che ci tiene a precisare che il tutto è frutto soltanto di valutazioni personali.

Secondo Siviero Autostrade per l'Italia è leader mondiale nella gestione di reti autostradali e per questo la sua posizione dominante potrebbe aver fatto gola a qualche soggetto interessato a prendere in mano la situazione, sapendo che attribuendo le responsabilità del crollo all'azienda detentrice della gestione, il governo avrebbe revocato la concessione alla società che fa capo alla holding di proprietà della famiglia Benetton.

Chi è Enzo Siviero

Enzo Siviero è un ingegnere e docente universitario. Si tratta di uno dei massimi esperti di ponti che abbiamo in Italia. Ha collaudato il ponte "Calatrava" a Venezia ed è stato uno dei maggiori sostenitori del ponte sullo Stretto. Nel corso della sua carriera ha avuto a che fare anche con il ponte Morandi studiandolo e per questo ne conosce bene la struttura dei piloni e non si sente di escludere la peggiore delle ipotesi. Attendiamo che vengano desecretate le immagini della videosorveglianza del ponte per poter avere certezza di ciò che ha realmente causato il crollo del ponte Morandi.