Alcuni giorni fa una badante polacca residente a Canneto sull’Oglio in provincia di Mantova ha assalito i passanti con due coltelli urlando come una furia. Ha accoltellato chiunque si trovasse sulla sua strada ferendo alcune persone e uccidendo Paola Beretta, una bibliotecaria di 54 anni. Sono numerosi i casi in Italia di persone che hanno perso la testa minacciando, ferendo o ammazzando persone a casaccio. La stessa badante polacca aveva già cercato di uccidere una donna pochi giorni prima del tentativo di strage di venerdì scorso.

La badante polacca armata di coltelli

La notte tra venerdì e sabato la badante polacca Barbara Chmurzynska di 58 anni ha perso la testa, probabilmente a causa di un mix di psicofarmaci e alcol, si è armata di due coltelli e ha cominciato a colpire i passanti a caso. È morta la bibliotecaria Paola Beretta, per la quale è stato organizzato un corteo ieri pomeriggio, ma sono rimaste ferite altre persone: il cremonese Davide Barisani di 66 anni, già dimesso dall’ospedale, e il trentenne Davide Malinverno di Asola. Quest'ultimo si trova ancora ricoverato agli Spedali Civili di Brescia dove è giunto in codice rosso con l’elisoccorso.

Caduta a terra senza gravi conseguenze anche un’anziana in carrozzina il cui trasportatore è stato colpito dalla furia omicida di Barbara Chmurzynska.

A fermare la donna è stato il comandante della polizia di Asola Marco Quatti, anche lui minacciato dalla badante armata di coltelli. La donna si trova ora in carcere a Mantova accusata di omicidio aggravato e naturalmente è stata richiesta una perizia psichiatrica. La donna era arrivata dalla Sicilia per occuparsi di Luciana Buccella, un’anziana del paese che per fortuna è stata risparmiata dall’accoltellatrice.

Casi simili in passato

Il caso di Barbara Chmurzynska non è l’unico. Negli ultimi anni sono stati numerosi i casi di persone le quali, per motivi di follia o di religione, hanno colpito i passanti con l’intento di compiere una strage. Lo scorso 13 marzo un nigeriano di 20 anni in corso Novara a Napoli ha assalito le persone per la strada con una bottiglia rotta senza compiere omicidi ma ferendo tre passanti prima di essere bloccato dagli agenti della questura di Napoli.

Il 2 settembre 2014 un altro nigeriano di 26 anni, Precious Omobogbe, si trovava a Jesi in provincia di Ancona dove, armato di machete, ha cominciato a minacciare alcune persone e un fotoreporter tenendoli per più di un’ora in ostaggio. L'uomo è stato in seguito fermato dai carabinieri. L’11 marzo del 2013 un ghanese di nome Adam Kabobo è entrato in azione nel quartiere Niguarda di Milano armato di piccone uccidendo tre passanti. Questi è stato condannato a marzo 2016 a 20 anni di reclusione.