La quiete di un tranquillo sabato pomeriggio di fine estate è stata sconvolta a Canneto sull’Oglio, un paese di quattromila persone nel Mantovano, dal folle gesto di Barbara Chmurzynska, 58 anni, una badante polacca. La donna, in preda ad un raptus, ha ferito tre persone ed ucciso una quarta, Paola Beretta, 54enne dipendente comunale e bibliotecaria presso il museo civico.
In realtà, secondo gli ultimi accertamenti delle forze dell’ordine, pare che questa sanguinosa vicenda abbia avuto un prologo nella notte di venerdì quando ci sarebbe stata una prima aggressione nei confronti di una ristoratrice intenta a comprare le sigarette da un distributore automatico nelle vicinanze del proprio locale.
Alla vista dell’assalitrice la vittima avrebbe reagito allontanandola subito a colpi di ombrello.
La vittima uccisa all’interno del museo civico
Subito dopo la badante polacca è tornata in casa di Luciana Bucella, l’anziana presso cui lavorava da qualche tempo, per rimanervi sino alle prime ore del pomeriggio di sabato quando è uscita per recarsi in piazza Gramsci, luogo della tragedia. Dopo aver sostato per qualche minuto su di una panchina – secondo alcuni testimoni bevendo birra – la donna è entrata in azione, minacciando e ferendo i passanti con due coltelli da macellaio.
La prima vittima è stata Davide Malinverni, 30 anni, volontario della protezione civile di Asola, ferito mentre stava entrando nel locale museo civico che ospita una raccolta dedicata al giocattolo storico.
Per fortuna il giovane non è in pericolo di vita nonostante sia stato raggiunto da tre colpi. È andata peggio a Paola Beretta, pugnalata sotto il costato sinistro mentre si trovava nel suo ufficio all’interno del museo. Dopo alcune ore di agonia non ce l’ha fatta ed è morta lasciando così il marito e tre figli.
Il provvidenziale intervento del comandante della polizia locale di Asola
All’uscita dell’edificio la badante in preda al raptus si è accanita contro Antonio Barisani, 65 anni, colpito di striscio mentre accompagnava l’anziana madre in carrozzina; nel corso della colluttazione la signora è caduta sul selciato ferendosi anche lei.
Proprio la vista di questa scena ha attirato l’attenzione di alcune persone, tra cui Marco Quatti, comandante della polizia locale di Asola, che era in visita al padre nella casa di riposo adiacente alla piazza. Come da lui stesso raccontato all’Ansa è riuscito di disarmare la folle prima lanciandogli contro una bicicletta, poi sferrandole un calcio in pancia con l’aiuto di Cristian Barcellari che con un bastone cercava di farle lasciare i coltelli da macellaio.
A quel punto è stato facile immobilizzare la donna fino all’arrivo dei carabinieri. “Veniva verso di me urlandomi di andare via, aveva gli occhi fuori di testa” - ha spiegato Quatti, che con il suo intervento ha di fatto impedito che la badante, arrivata da poco in paese, potesse ferire altre persone. Ora Barbara Chmurzynska, che a quanto pare soffriva di problemi psichici, dovrà rispondere di omicidio e lesioni volontarie.