Si è conclusa nel peggiore dei modi la vicenda di Giuseppe Balboni, il ragazzo di 16 anni, originario della provincia di Modena, che mancava da casa da lunedì 17 settembre. Il suo corpo è stato ritrovato cadavere in un pozzo di Castello di Serravalle (piccolo centro del bolognese). Gli inquirenti non escludono che possa trattarsi di omicidio. I genitori, nei giorni scorsi, avevano lanciato accorati appelli sui social e del suo caso si era occupata anche la trasmissione di Rai 3, Chi l'ha visto.

Il ritrovamento del corpo

Nella giornata di oggi, martedì 25 settembre, in un pozzo in località Tiola, frazione agricola (tanti vigneti e pochi cascinali, spesso abbandonati) del comune di Castello di Serravalle, è stato ritrovato il corpo senza vita di Giuseppe Balboni.

Secondo quanto riportato dall'edizione bolognese del Corriere della Sera, nella tarda mattinata di oggi, i carabinieri hanno ricevuto una segnalazione. Per recuperare il cadavere del sedicenne è stato necessario l'intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco

Secondo le prime indiscrezioni, gli uomini dei comandi provinciali di Bologna e Modena, sono convinti che si tratti di omicidio (il corpo del giovane riporterebbe almeno una ferita da arma da fuoco). Sulla vicenda, al momento, sta indagando, sotto la guida di Silvia Marzocchi, anche la procura per i minorenni.

Negli scorsi giorni i Vigili del fuoco di Bologna avevano provveduto ad allestire una speciale postazione operativa proprio lungo la strada che unisce la località di Castelletto a Tiola.

Proprio in quella zona, infatti, si erano concentrate le ricerche di Giuseppe.

La scomparsa

Giuseppe Balboni, che viveva con la famiglia a Ciano di Zocca (nel Modenese) era uscito di casa lunedì 17 settembre, di prima mattina. Il sedicenne, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, avrebbe dovuto incontrarsi con un amico per fare colazione e aveva raggiunto la località di Tiola in sella al suo scooter, un Phantom F12 di colore rosso.

I genitori del ragazzo, non vedendolo rincasare e non riuscendo a mettersi in contatto con lui, avevano sporto denuncia ai carabinieri e, disperati, avevano lanciato appelli sui social e in tv (del suo caso, infatti, si è occupata anche Federica Sciarelli a Chi l'ha visto).

Subito erano iniziate le ricerche - che avevano visto impegnati anche i cani molecolari - e si era scoperto che, proprio a Tiola, il telefono del sedicenne, aveva agganciato per l'ultima volta le celle di un ripetitore.

Nella stessa zona, qualche giorno fa, erano stati rinvenuti - in rapida successione - alcuni effetti personali di Giuseppe (la sua giacca nera ed il suo portafoglio) e lo scooter (ritrovato nei pressi di una fontana, coperto dalle foglie).