Un gruppo di dieci richiedenti asilo, ospiti in una struttura in provincia di Pistoia, è stato denunciato dai carabinieri dell'Abetone per l'interruzione di pubblico servizio. I media locali hanno riferito che si tratta di alcuni uomini provenienti dalla Costa d'Avorio, dal Senegal, dal Mali, dal Gambia e dalla Nigeria. Secondo le fonti del posto i richiedenti asilo giovedì scorso sono saliti su un autobus, in direzione Pistoia, senza aver obliterato il consueto biglietto e per questo avrebbero ricevuto le rimostranze del conducente.
Autobus occupato da africani senza biglietto
I richiedenti asilo sono stati prontamente fermati dall'autista del mezzo che ha intimato loro di scendere dall'autobus, comprare il biglietto e poi eventualmente risalire. Il gruppo non ha però dato ascolto alle rimostranze dell'addetto della Copit, il Consorzio pistoiese trasporti, la società che gestisce il trasporto pubblico locale nella città di Pistoia e provincia. Il continuo protestare degli stranieri ha così costretto il conducente a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine che sono arrivate repentine sul posto.
I Carabinieri dell'Abetone hanno così fatto scendere i ragazzi dal mezzo sottoponendoli a una serie di domande inerenti l'accaduto.
I richiedenti asilo sono poi stati portati al centro di accoglienza che li ospita dove sono stati anche identificati. I carabinieri a quel punto hanno fatto partire la denuncia nei riguardi di due componenti del gruppo che si son rifiutati di mostrare i loro documenti, nascondendo le generalità. Nel gruppetto invece altri tre sono stati denunciati per l'assenza di un valido documento d'identità e per la mancanza di un permesso di soggiorno valido.
Richiedenti asilo identificati e denunciati
Una volta sgomberato il mezzo, il bus ha potuto riprendere la sua corsa creando al contempo però una serie di disagi ai passeggeri e alle altre linee. L'autobus è infatti rimasto fermo per più di un'ora causando un leggero slittamento delle altre linee della Copit che viaggiavano in direzione Pistoia.
C'è da precisare infine che i carabinieri, recatisi nella casa d'accoglienza che ospita le persone coinvolte nella vicenda, hanno denunciato altri due ragazzi facenti parte del gruppo che nelle giornate passate avevano percosso degli operatori della struttura. Sembra che due ivoriani (di 19 e 25 anni) abbiano aggredito alcuni dipendenti che avevano il compito di cambiare le lenzuola nelle loro camere, bloccati con la forza dagli africani.