È terminato con successo il primo intervento di trapianto di faccia realizzato in Italia su una donna di 49 anni all'ospedale Sant'Andrea di Roma. All'alba di oggi (domenica 23 settembre ndr) dopo circa 27 ore, l’operazione è finita ed è stata dichiarata tecnicamente riuscita. La paziente ora è ricoverata in isolamento ed è sottoposta a terapia intensiva con somministrazione di farmaci antirigetto poichè l'intervento è stato particolarmente complesso. Alla donna sono stati trapiantati pelle, cartilagine e muscoli, si tratta quindi di un trapianto definito dai medici "multitessuto".

La signora era stata colpita da una neurofibromatosi di tipo 1, una grave malattia ereditaria che causa la comparsa di tumori della pelle e deturpa il volto. Grazie alla generosità della famiglia di una ragazza di 21 anni, morta per un incidente stradale che ha messo a disposizione i tessuti, oltre al fegato e ai reni, si sono verificate le condizioni per poter procedere al trapianto.

E' il primo trapianto facciale in Italia

L'intervento è il primo in Italia e tra i pochi realizzati al mondo. Il primo risale al 2005 quando ad una donna francese di 38 anni, Isabelle Dinoire, fu ricostruita parte della faccia, l'anno dopo in Cina fu operato un uomo vittima dell'attacco di un orso. Nel 2017 un uomo è stato sottoposto addirittura al terzo trapianto di faccia dopo che che il primo, effettuato nel 2010, e il secondo gli avevano dato problrmi di rigetto.

Nel mondo si contano una cinquantina di interventi di questo tipo.

In Italia i medici si preparavano da 3 anni a questo intervento, sia dal punto di vista organizzativo che scientifico. L'équipe per il prelievo dal donatore e per il successivo reimpianto sono dirette dai professori Fabio Santanelli di Pompeo e Benedetto Longo dell'Ospedale Sant'Andrea ai quali va il merito di aver affrontato un intervento che va oltre la chirurgia ricostruttiva tradizionale.

Un risultato positivo per questo tipo di trapianti può dare al paziente un sensibile miglioramento nella qualità della vita e un pieno reinserimento sociale, ma soprattutto un recupero delle funzionalità perdute a causa della malattia.

Per conoscere l'esito definitivo del trapianto "multitessuto" effettuato al Sant’Andrea sarà necessario aspettare che i medici sciolgano la prognosi, ma nel frattempo ulteriori dettagli verranno comunicati durante la conferenza stampa che si terra' domani alle 14,30 proprio presso l'ospedale.