Nei giorni scorsi nello Stato di New York (USA) è stata approvata una modifica storica alla legge che regolamenta l'aborto. Con questa nuova disposizione l'interruzione di Gravidanza non è più inclusa nel codice penale, ma rientra nella competenza del diritto di tutela della Salute pubblica, come avviene in Italia dal 1978. All'interno della riforma è presente è l’emendamento che ha scatenato tante polemiche e ha dato il via ad interpretazioni tra cui quella che fosse permesso abortire anche al termine della gravidanza.

Il testo originale del Senato dello Stato di New York

Il comma 6 dell’articolo 25 A consente alle donne di abortire anche oltre il limite delle 24 settimane (cinque mesi) in casi eccezionali e dice:

"A health care practitioner licensed, certified, or authorized under title eight of the education law, acting within his or her lawful scope of practice, may perform an abortion when, according to the practitioner’s reasonable and good faith professional judgment based on the facts of the patient’s case: the patient is within twenty-four weeks from the commencement of pregnancy, or there is an absence of fetal viability, or the abortion is necessary to protect the patient’s life or health."

In italiano si può tradurre:

Uno studio medico certificato può, secondo il titolo ottavo della legge, agendo secondo le norme adottate dal suo studio medico, praticare un aborto quando, secondo il giudizio professionale del medico basato su ragionevolezza e buona fede e attenendosi ai fatti del caso della singola paziente: la paziente si trova entro le 24 settimane dall'inizio della gravidanza, o quando vi sia assenza di attivita fetale, o quando l'aborto risulta necessario per proteggere la vita o la salute della paziente.

Ci sono pertanto tre casi esposti nel testo: l’interruzione di gravidanza avviene entro le 24 settimane, non ci sono segni di vitalità del feto o la salute (o la vita) della donna sono in pericolo. In quest'ultimo caso è dunque il medico che valuta e decide se la gravidanza mette a rischio la salute della madre o se la prosecuzione della gravidanza è incompatibile con cure e trattamenti.

L'interruzione dopo le 24 settimane è contemplata se il feto non mostra alcuna vitalità.

La legge italiana sull'aborto è simile

A parte il differente limite temporale, la legge americana ha dei punti in comune con quella italiana, la cosiddetta legge 194, che legalizza e disciplina l’aborto nel nostro paese dal 1978. La legge 194 all'articolo 6 stabilisce che l’interruzione volontaria della gravidanza, dopo i primi novanta giorni, può essere effettuata se la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la donna o nel caso in cui siano accertati rilevanti anomalie o malformazioni del feto, tali da determinare un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.

La legge dello Stato di New York quindi non consente di abortire fino al 9° mese di gravidanza, anche in assenza di un medico, come invece è stato diffuso da alcuni social media, ma prevede chiaramente la figura di un health practioner e non stabilisce esplicitamente che si possa abortire al nono mese.