Per la Scuola materna di Settimo l'inizio del nuovo anno scolastico è stato inaugurato con l'arrivo dei carabinieri perché un bambino è stato accompagnato nell'edificio dai propri genitori, che al momento non avevano ancora fatto vaccinare il figlio. La mattinata è iniziata così con discussioni e polemiche tra i genitori del piccolo e la dirigente del plesso Patrizia Chiesa Abbiati, che ha deciso di chiamare i carabinieri.

Alla scuola materna Settimo arrivano i carabinieri

I carabinieri interpellati dalla preside hanno segnalato quanto stava accadendo alla procura e sono intervenuti alla scuola dell’infanzia Arcimboldo di via della Consolata.

Al bambino non vaccinato è stato così permesso di entrare a scuola, ma poi è stato isolato dal resto dei compagni: il piccolo è infatti stato sistemato all'interno di un'aula isolata, senza i bambini vaccinati.

A far scattare la discussione tra il preside e i genitori è stata in realtà un'affermazione del padre del piccolo. L'uomo ha infatti rivelato di aver prenotato il primo vaccino il 21 settembre e dunque ciò dava libero accesso al proprio figlio nella struttura, ma subito dopo ha affermato di essere certo che tra una settimana il bambino non sarà comunque vaccinato perchè in attesa delle visite prevaccinali gratuite, senza le quali non lo farà vaccinare. I carabinieri sono dunque dovuti intervenire per risolvere la situazione.

Esposto in procura per il genitore

Il padre del bambino ha fatto esposto alla Procura di Ivrea per abuso su minore, abuso di atti d’ufficio e per violazione di privacy. L'uomo ha infatti dichiarato che suo figlio è stato umiliato lasciandolo solo nell'aula ed ha proseguito dicendo di non aver infranto nessuna regola, dato che la settimana prima che iniziasse la scuola ha inviato tutta la documentazione necessaria alla scuola e la prenotazione per il primo richiamo all'Asl.

Il giornale 'La Nuova Periferia', ha riportato quanto rivelato dall'uomo, il quale ha anche affermato che dopo l'invio della mail non ha ricevuto alcuna conferma da parte dell'istituto scolastico ed ha dunque chiamato il plesso che lo ha poi informato dell'esclusione di suo figlio dall'aula.

Gianna Pentenero, assessore regionale dell'istruzione, ha ritenuto sbagliata l'esclusione dalla classe del bambino perchè almeno che non ci siano situazioni concrete di pericolo, non si dovrebbe creare divisioni inopportune tra gli alunni.