A Jesolo una bimba di cinque anni è stata travolta da un monopattino elettrico mentre passeggiava su una pista ciclabile: la piccola si era allontanata dai genitori che la stavano accompagnando in una classica passeggiata per le strade della città di Jesolo. La notizia dell'incidente è stata riportata da 'La Nuova Venezia' che ha tenuto a precisare anche i dettagli ed alcuni retroscena dell'accaduto, fra questi la multa di venti euro fatta recapitare ai genitori della bambina. Nonostante la ragazzina sia stata investita e ferita al viso (nello specifico, pare che abbia riportato ferite alla bocca e al volto), dunque parte lesa, dovrà pagare comunque la sanzione di venti euro.

Un provvedimento non gradito dai genitori delle bimba che si sono rivolti ad un avvocato per contestare la multa formulata dalle autorità solo perché la piccola. per qualche secondo, è scappata dal controllo dei genitori superando di poco la striscia che separa la carreggiata dalla ciclabile. Essendo la pista ciclabile riservata ai velocipedi e non ai pedoni, la polizia non ha avuto scelta.

La multa contestata dai genitori della bimba

Il monopattino elettrico è stato a sua volta sanzionato e sequestrato. Stando sempre a quello che riporta 'La Nuova Venezia', a Jesolo la questione della miriade di mezzi elettrici che circola sulle piste ciclabili è un argomento spinoso da mesi, sin dall'inizio estate.

Le piste ciclabili, oltre ad essere affollate di pedoni, sono infatti da tempo sature di bambini e ragazzini dotati di skate, monopattini ed altre forme di giochi elettrici che creano una certa confusione sulle corsie solitamente dedite alla circolazione di biciclette.

La reazione dei commercianti di Jesolo

Il fenomeno era già stato segnalato sia dai residenti che dai turisti, infastiditi dal traffico tangibile sulle piste ciclabili. I commercianti sostengono che, soprattutto dopo la mezzanotte, sono molti i mezzi che sfrecciano senza badare ai divieti e alle multe, creando scompiglio e confusione fra i turisti, che spesso preferiscono cercare una zona più tranquilla. La popolazione aspetta un piano urbano sul traffico che, però, tarda ad arrivare con i blocchi di cemento che vanno a complicare i piani di tutti i turisti che gradirebbero passeggiare con le loro biciclette.

Nonostante lo scalpore creato dalla multa alla bambina, l'attenzione del comune deve essere posta però sulla creazione di un piano urbano che dia la possibilità di evitare determinate situazioni.

Correzione (17 settembre 2018): Una precedente versione di questo articolo affermava che fosse stata multata la bambina (e non i genitori) . Abbiamo altresì precisato che la polizia, in presenza di un incidente, non ha discrezionalità nel sanzionare le violazioni rilevate. Ci scusiamo.