Recentemente in Italia hanno aperto due case del piacere, una a Torino (già chiusa) e l'altra a Napoli, dove invece di donne in carne e ossa ci sono delle bambole. Secondo un avvocato che si occupa di diritto familiare anche il rapporto con le bambole, stando alla più recente giurisprudenza, è considerabile adulterio e può portare una coppia a divorziare. D'altra parte, avere l'amante di questi tempi è sempre più complicato, in quanto costa molta più attenzione rispetto al passato: le nuove tecnologie hanno accorciato le distanze e l'infedeltà è più facile da scoprire.
Probabilmente, anche per questo in Italia sono nate delle location dove consumare un rapporto con delle bambole, simili alle persone.
Le meretrici di silicone
Molti non capiranno questa novità, storceranno il naso, eppure essa è una pratica già molto diffusa in Oriente. Come tutte le novità che generano un certo scalpore mediatico, il "bordello di prostitute di plastica" di Torino è al momento chiuso per verifiche e accertamenti da parte della pubblica amministrazione. Nonostante ancora il locale non abbia aperto il numero di prenotazioni pare essere considerevole, facendo registrare il tutto esaurito fino a novembre. Le bambole meretrici sono costruite con un materiale termoplastico (ovvero non freddo), sono snodabili, pieghevoli e igienizzate, una perfetta riproduzione del corpo umano femminile.
L'indirizzo della casa del piacere di Torino è tenuto segreto, fa orario d'ufficio (9-19) in modo, probabilmente, di permettere al potenziale cliente di non far insospettire la compagna (se ne dovesse avere una). Per ottenere le indicazioni stradali per arrivare al suddetto bordello di bambole è obbligatorio registrarsi al sito web e accreditarsi.
Il costo del servizio è di 80 euro per 30 minuti, 100 euro per un'ora e 180 euro per due.
Tradimento con una bambola, rischia il matrimonio
A primo impatto nessuno penserebbe che avendo un rapporto con una bambola di silicone si possa finire al divorzio, eppure secondo un legale è altamente probabile. L'avvocato Lorenzo Puglisi, presidente e fondatore dell’associazione Familylegal, spiega che la giurisprudenza nel corso degli anni ha cambiato direzione rispetto al passato: ora per essere giudicati colpevoli di adulterio non è più necessario obbligatoriamente consumare un rapporto sessuale con un'altra persona.
I magistrati ora sono attenti ai comportamenti, giudicando colpevoli quegli atteggiamenti che possono ledere i concetti di lealtà e fiducia del partner.
E' il giudice dunque a stabilire e giudicare i comportamenti che possono infierire nel dovere di fedeltà della coppia. Questo vuol dire che intrattenere un rapporto fisico con una bambola potrebbe considerarsi lesivo del rapporto di fiducia, e quindi arrivare al divorzio.